giovedì 29 dicembre 2011

Olii essenziali e gravidanza

Per parlare a tuttotondo del secondo chakra, direi che è d'obbligo affrontare il tema della gravidanza, ma anche quello del parto, di cui vi parlerò.
In gravidanza sono purtroppo molti i disturbi con i quali si entra in contatto giornalmente a partire dalle nausee mattutine, delle quali io ero sprovvista, in compenso ho sofferto di una lievissima nausea praticamente persistente durante tutta la giornata e non mi sono goduta un gran che le ferie in montagna l'anno scorso...
Per evitare o attenuare questo tipo di disturbo è consigliabile versare su un panno da annusare di tanto in tanto una goccia di zenzero o una goccia di menta piperita. Dello zenzero ho già parlato in un altro articolo, quindi mi diletto qui a parlare della menta piperita, che quando trovo nei giardini di casa della mamma o della suocera, rubo e annuso le foglioline, di un verde così intenso e di una fragranza chiara e forte.
La Menta piperita (mentha piperita) usata ormai ampiamente nell'industria dolciaria e del dentifricio, ma non solo, ha un'aroma vivificante. Rinvigorisce, chiarisce la mente, ed è efficace contro mal di testa e stress mentale. Utile appunto anche contro le nausee dei primi mesi di gravidanza.
Utile come analgesico, espettorante e decongestionante, ottima anche come digestivo e in caso di stitichezza e per chi soffre di colon irritabile.


Per la stitichezza, disturbo di cui molte gestanti soffrono, è utile fare dei massaggi circolari al livello dei reni, ma solo se sono trascorsi i primi tre mesi. In ogni caso io sconsiglio i massaggi durante la gravidanza perchè potrebbero provocarne l'interruzione.
Per chi vuol provare un massaggio moooolto delicato, può aggiungere in 20 ml di olio vettore, 2 gt di zenzero e 2 gt di neroli.
Vi descrivo il Neroli o citrus aurantium var.amara, perchè dello zenzero ho già parlato. Il fiore d'arancio o neroli, è un olio floreale molto costoso. Così come è molto apprezzato per le sue virtù: un ottimo cicatrizzante, antispastico, antidepressivo, utile per ringiovanire la pelle. In caso di forti emozioni è ottimo anche contro il panico. Ottimo anche come ansiolitico, in antichità venivano infatti usati i fiori d'arancio per fare i bouquet delle spose.


Per la stanchezza dal terzo al nono mese, invece, ci si può far massaggiare la schiena due volte alla settimana, in modo mooooolto delicato, utilizzando la seguente miscelazione: in 20 ml di olio vettore di mandorle dolci, aggiungere 2 gt di palmarosa e 2 gt di neroli.


In gravidanza si consiglia di non utilizzare in alcun sistema l'olio di gelsomino e di salvia, fino al parto, quando invece sarà auspicabile utilizzarli per placarne i dolori.
Durante le prime fasi del parto, infatti, si possono miscelare a 20 ml di olio di vinacciolo, 2 gt di salvia e 2 gt di gelsomino, massaggiando addome e reni.


Dopo il parto, per favorire il riassetto degli organi interni, si può far eseguire un massaggio su reni e addome utilizzando la seguente miscela: in 20 ml di olio di mandorle dolci, aggiungere 2 gt di rosa, 2 gt di vetiver.


Per contrastare la depressione post-parto, ci si può sottoporre ad un massaggio integrale settimanale con 2 gt di neroli e 2 gt di rosa. Potete leggere qualcosa in merito anche qui se vi fa piacere.


Per favorire la cicatrizzazione dei punti di sutura, ci si può immergere in un bagno caldo, avendo cura di versare 3 gt di olio essenziale di lavanda, agitando poi per bene l'acqua. Cosa molto importante è sempre d'obbligo tenere ben asciutte le ferite una volta finito il bagno.


In assenza di latte e per favorire l'arrivo della montata lattea, è molto importante fare un buon massaggio su collo e spalle con dell'olio essenziale al finocchio, sempre diluito in dell'olio vettore.


NB: per tutte le voci alle quali non trovate un collegamento, altrimenti vi farei tornare indietro nei vari articoli ogni due parole, cercate sul pulsante "search" in alto nella home page, vi verranno evidenziati gli altri articoli in cui ho già trattato la parola da voi cercata, grazie.

Olii essenziali - ciclo irregolare ed emicrania

Vi parlo oggi di alcuni disturbi che purtroppo possono essere per molte donne all'ordine del giorno, uno è l'emicrania, molto dolorosa e debilitante, al punto da non riuscire più a concentrarsi con grosse ripercussioni anche nel mondo del lavoro, ad esempio, se si ha a che fare con conti, computer, preventivi etc etc tutti i giorni...
Un altro disturbo è il ciclo irregolare. E' un disturbo molto diffuso, e purtroppo molte donne ne sono affette, è molto antipatico, perchè così non si sanno mai con esattezza quali possono essere i giorni fertili, e quindi può anche capitare che ci sia un rallentamento sulla tabella di marcia delle gravidanze. Può anche avvenire il contrario e che appaia una gravidanza non attesa.
Per cercare di rendere il ciclo mestruale un pò più regolare, è consigliabile fare dei massaggi sull'addome ogni sera per tre o quattro settimane con un cucchiaino da caffè di olio. L'olio per il massaggio lo potete preparare come segue: prendete 20 ml di olio vettore, per esempio di vinacciolo e di mandorla dolce. Aggiungete 3 gt di finocchio, 4 gt di geranio, 3 gt di vetiver. Della radice del Vetiver abbiamo parlato anche in questo articolo, se volete dare una letta. Mi accingo a spiegarvi nello specifico di finocchio e del geranio. Raccomando sempre di utilizzare oli biologici, perchè entrano in contatto con il circolo ematico, e di testarne prima la tolleranza. Potete per queste info rileggere l'articolo dove ho parlato della cistite.
Il Finocchio (foeniculum vulgare), molto conosciuto dalle mamme, perchè viene utilizzato spesso come calmante delle colichette nei bimbi. Molto utile infatti come digestivo anche per gli adulti, anticamente veniva utilizzato per calmare le irritazioni oculari. Inoltre se utilizzato e massaggiato sulle spalle di una neo mamma, favorisce la montata lattea.
Viene utilizzato anche come antispastico, espettorante e combatte l'aerofagia. Può essere utilizzato assieme a lemongrass, vetiver, zenzero, sandalo.
Il Geranio o pelargonium graveolens, lo conoscono tutti. Si tratta della pianta che compare sui balconi di molte case, il suo olio essenziale è molto utile per i disturbi urogenitali, ma anche per la ritenzione idrica e la menopausa. Come antidepressivo stabilizza e tiene alto l'umore, viene abbinato anche con: sandalo, limone, lavanda, neroli, incenso, vetiver.


Per quanto riguarda invece l'emicrania da ciclo, viene di solito consigliata l'applicazione di un a compressa fredda sulla testa per venti minuti, agli olii di maggiorana nella quantità di 3 gt e di lavanda per altre 3 gt.




Per le donne che hanno il ciclo irregolare e di conseguenza anche problemi di concepimento e non vogliono utilizzare "la carta" chimica della pillola, consiglio di controllare i cambiamenti del corpo durante la fase tra un ciclo e l'altro. Dal momento che in un ciclo irregolare diviene ancor più difficile evidenziare i giorni fertili, il corpo ci viene in aiuto facendoci notare dei cambiamenti minimi ma percettibili. Potete controllare la consistenza delle perdite di muco, che in fase di ovulazione divengono vischiose e trasparenti. Il livello della temperatura corporea basale si alza di un punto o due. E per le più coraggiose, potete notare con il vostro dito, un ingrossamento delle pareti vaginali, che fisicamente si preparano all'arrivo dell'ovulazione. E' bene sottolineare comunque che non è necessario che la causa di un ritardo dell'arrivo della gravidanza sia da imputare a questo disturbo, i fattori possono essere molteplici a partire dalla fertilità maschile che non sempre viene messa in discussione.

Olii essenziali - dolori mestruali

Per continuare la carrellata dei disturbi che possono affliggere il secondo chakra ed il plesso sessuale in genere, posso parlare di un disturbo molto diffuso nel mondo femminile, che ho scoperto diventare sempre più importante con l'avanzare dell'età, o dopo un intervento chirurgico come potrebbe essere un taglio cesareo in caso di parto, o un intervento per cisti ovariche.
Dal punto di vista energetico le cisti ovariche sono l'espressione del corpo per il forte desiderio di procreazione. Il corpo traduce ciò, formando una ciste, al posto di un ovulo da fecondare, il quale problema causa esattamente quello che non dovrebbe accadere, perchè, molte volte in questi casi, il problema è talmente grave da precludere un'eventuale gravidanza.
Tornando ai dolori mestruali, in aromaterapia vengono consigliati dei massaggi leggeri all'addome per tre volte al giorno, con un olio vettore, che può essere un buon olio di mandorle dolci.
Si può prendere la quantità di 20 ml di olio vettore, che può essere anche olio di vinacciolo, lo si trova biologico anche in erboristeria, e si possono aggiungere i seguenti olii essenziali: 5 gt di maggiorana, 3 gt di zenzero, 2 gt di vetiver.
La Maggiorana (origanum marjorana) è una pianta utilizzata molto anche in cucina, ha delle proprietà riscaldanti e rilassanti, buona per tutti i dolori muscolari, mal di schiena e indolenzimento, compresi i dolori mestruali. viene ben abbinata con i seguenti olii: lavanda, sandalo, patchouli, arancio, camomilla romana.


Lo Zenzero o zingiber officinale, è una radice di origine cinese, apprezzata per le sue doti contro i disturbi digestivi, ma anche per dolori muscolari ed influenza. Radice dal potere corroborante ed energizzante, combatte la depressione e dona maggior fiducia in se stessi. Può essere usato anche con: limone, pepe nero e arancio.
Il Vetiver (vetiveria zizanoides), è un'alta erba aromatica dalle radici fortemente odorose. Proveniente dalle isole Haitiane, le sue radici vengono utilizzate per stimolare la circolazione periferica e come sedativo del nervosismo. E' utile in molti disturbi sessuali, contro la depressione e l'ansia. Ovviamente utile contro i dolori mestruali dei quali stiamo parlando, ma anche per il mal di stomaco. Buoni gli abbinamenti con: neroli, gelsomino, lavanda.


Per i massaggi da effettuare tre volte al giorno durante il periodo mestruale, per contrastarne i dolori, questo insieme di olii essenziali diventa un vero e proprio toccasana naturale. Al solito raccomando di utilizzare olii essenziali biologici e di testarne la tolleranza. Potete trovare la tecnica qui.
Molto importante fare dei massaggi in senso orario, perchè altrimenti potreste causare dei problemi all'intestino, portando le feci a ritroso verso lo stomaco per capirci, invece che verso il loro naturale cammino. Il senso orario va inteso per chi lo fa, perchè molti vanno in confusione. Chi esegue il massaggio, lo fa in senso orario, secondo il suo punto di vista.


Eva



mercoledì 28 dicembre 2011

Olii essenziali - sindrome premestruale

In questa sessione di Aromaterapia voglio affrontare ancora una volta i disturbi urogenitali legati quindi al plesso sessuale e alla sfera del secondo chakra.
Per quanto riguarda la sindrome premestruale, alla quale molte donne sono affette, consiglio dei bagni caldi con l'utilizzo di olii essenziali, da emulsionare all'acqua della vasca attraverso un sapone neutro, oppure da diluire in un olio vettore come potrebbe essere un olio di mandorle dolci, o di vinacciolo. E' molto importante versare le essenze una volta che la vasca sia già piena di acqua ben calda, agitandola delicatamente. Nel caso in cui utilizzaste un olio vettore, sarà più difficile la veicolazione dell'olio essenziale, e bisognerà ricordarsi di detergere con un prodotto appropriato la vasca, una volta finito il bagno, perchè alcuni olii lasciano dei residui appicicosi.
E' altresì importante restare immersi nell'acqua almeno venti minuti prima di passare alla normale detersione, che comunque è consigliabile effettuare in doccia separata, altrimenti l'assorbimento degli olii essenziali sarebbe rallentato.


Gli olii essenziali utili per la prevenzione di tale sindrome sono: lavanda e palmarosa, nella quantità di 3 gt per tipo di olio
La lavanda (lavandula augustifolia) è molto conosciuta ed apprezzata anche come pianta ornamentale dei giardini, viene utilizzata in moltissimi modi, anche come profuma biancheria, mettendone i fiori essiccati in dei sacchettini da riporre nei cassetti e negli armadi. E' anche un naturale anti tarma.
Le sue proprietà sono molteplici, interessante come analgesico, antisettico, antispasmodico, ringiovanisce la pelle e placa il nervosismo. Viene anche utilizzata contro l'insonnia, mettendo una goccia sulla federa prima di coricarsi. Buoni gli accostamenti anche con: neroli, sandalo, limone e menta piperita.
E' eccellente anche contro l'ansia, e viene utilizzata contro i dolori mestruali, emicranie e nevralgie.
La palmarosa o cymbopogon martini, è invece una pianta tropicale che appartiene alla stessa famiglia della citronella, più conosciuta. Quest'ultimo olio essenziale ha delle caratteristiche e delle virtù che ben si sposano con la prevenzione contro i disturbi del secondo chakra. Molto importante come antisettico e antimicotico, quindi importante per la cura della pelle, viene utilizzato molto per molti problemi urogenitali come la cistite, la vaginite, la candidosi, problemi alla prostata, ma anche per i disturbi della menopausa, contro la sindrome premestruale e gli sbalzi di umore. Buoni gli accostamenti anche con: finocchio, arancio, limone, sandalo, patchouli.


Un buon bagno rilassante con la fragranza di lavanda e palmarosa, porterà sicuramente beneficio al vostro fisico ed alla vostra mente, rilassandovi e calmando così quegli scatti d'ira e di nervosismo che sono soliti comparire nel periodo pre mestruale.
Se poi volete provare l'esperienza di un bagno da regine, potete fare come faceva Cleopatra che usava farsi il bagno in latte di asina.
Potete prendere un bicchiere di latte intero (6 cucchiai) e miscelare al suo interno gli olii essenziali che vi interessano, aggiungete il tutto alla vasca e godete del vostro bagno da imperatrici ;D


Vi raccomando sempre di usare oli biologici e di testare prima la vostra compatibilità verso tali ingredienti, leggete anche qui



Eva

martedì 27 dicembre 2011

La più grande d'Italia

Sono davvero fiera di essere Vicentina, Veneta e Italiana.
Questo senso di appartenenza alla mia terra non lo avevo mai sentito, finchè non sono andata in viaggio in Australia, dove tutto è completamente diverso. Non mi ci vedevo proprio nei panni di una aborigena del luogo. Eppure c'era la Little Italy, con il suo mini centro commerciale e le casine fatte più o meno all'italiana, con i bar dove facevano per fino il "short black" ovvero "ristretto nero", il caffè espresso, che comunque di caffè e di espresso aveva poco...


Sono ancora più orgogliosa di poter anche raccontare che in un paese vicino al mio, si detiene un primato bellissimo, che ogni anno ammiro da casa, letteralmente a bocca aperta: la Stella Cometa!


Uno spettacolo che risplende sopra i nostri monti ogni anno, la notte della vigilia e tutta la giornata del 25, a rischiarare il nostro Natale, la Stella Cometa più grande d'Italia!
Un gruppo di giovani volenterosi del gruppo "Stella Cometa" ogni anno si arma di scarponi e funi, e scalano il monte ai piedi del famoso Monte Pasubio, appena sopra Torrebelvicino. 
La Stella svetta la notte di Natale per una lunghezza totale di 360 metri, sospesa nel vuoto fra una vetta e l'altra, risplende con una stella a otto punte di 32 metri l'una, un insieme di forza di volontà e tecnologia, che ogni anno ci fa sognare, è bellissima!


Quest'anno il gruppo festeggia il 25° anno della Stella Cometa, quindi volevo fare tantissimi complimenti a tutti e ringraziarli davvero tanto per il duro lavoro che fanno ogni anno, per rendere il nostro Natale più lieto, perchè a dir la verità ormai siamo tutti abituati a "buttare l'occhio" lassù, e non sarebbe lo stesso Natale se non ci fosse la Nostra Stella,




GRAZIE RAGAZZI!!
Eva




No, no, per carità!

Comincia così una leggenda dolce dolce, morbida e fatta a stella, il Panettone.
Nasce a Milano al tempo della corte di Ludovico il Moro. All'epoca a corte si mangiavano dolci fatti di marzapane, frutta secca, spezie e miele. Narra la leggenda che, in occasione di un banchetto particolare, il pasticcere andò in confusione, bruciando tutti i dolci. 
Così, il pasticcere, decise di servire a corte il pan dolce che un garzone di nome Toni avevo fatto per i cuochi del Duca. Un impasto fatto con farina, uova, burro, zucchero e lievito, una manciata di uvetta e canditi. I commensali ospiti di corte, assaggiarono lo strano dolce portato in tavola, aspettando il responso del Moro che tuonò: "Qual novità! Maggiordomo, di che si tratta?" Il Maggiordomo corse in cucina per informarsi sulla novità, e saputo che si trattava in effetti del "Pan de Toni" propose un nome altisonante, dicendo: "No, no, per carità", tornato in sala dal Duca propose: "Panettone, mio Signore, si chiama Panettone!"


Un pan dolce che anticamente veniva preparato per onorare il Natale, è tradizione che il capofamiglia riunisse tutti i suoi cari attorno al fuoco la vigilia di Natale, e, spruzzando del vino misto a bacche, facesse rinvigorire la fiamma, spezzando il pane impastato con frutti secchi e canditi.


In questi giorni di festa, auguro a tutti voi, di avere la possibilità di riunirvi con i vostri cari attorno ad un caldo fuoco, per spezzare il dolce più famoso di Natale, conosciuto anche all'estero come "Italian cake" e poi, se volete, potete provare anche questa ricetta:


Risotto al Panettone


per 4 persone:
160 gr di riso Carnaroli
80 gr di Grana Padano
80 gr di panettone
brodo di carne


Fate rosolare il riso nella pentola assieme a 20 gr di burro. Aggiungete al riso il panettone tagliato a cubetti e proseguite la cottura aggiungendo il brodo facendolo assorbire un pò alla volta, fino a completa cottura del riso (di solito 15 min).
Salate e pepate durante la cottura a vostro piacere, e fate mantecare il riso una volta cotto con i restanti 60 gr di burro, aggiungendo il Grana Padano. Fate raffreddare un minuto e servite,


Buon appetito!

sabato 24 dicembre 2011

Buone Feste!


...Che dire, 
auguro a tutti voi
che mi seguite, un caro
e lieto Natale, che sia rinascita
verso una vita piena di consapevolezza,
che sia rinascita verso un mondo libero e sincero,  
per un Natale e un Anno Nuovo pieni di gioia,allegria, giochi, divertimento, felicità!!
E in questo avvento concluso in Cristo, 
così ognuno nel proprio Dio, 
possiate voi essere 
avvento in voi stessi,
nel "qui e ora",
nell'"io sono",
anima e corpo,
auguri!
Eva

martedì 20 dicembre 2011

Idee per il Natale e il Capodanno

Ciao a tutti!!


Per i ritardatari, o per i "poveri cristi" che non hanno neanche il tempo di respirare, vi metto un paio di idee per il vostro albero di Natale e per la tavola del Cenone di Capodanno ;)


Tutte e due molto natura, molto bimbo, molto free :D


Allora come potete vedere nella foto, sarà divertente costruire con i vostri bimbi dei simpatici "omini di neve" da appendere all'albero, assieme alle altre idee che vi ho messo nei vari post di Natale che potete rileggere qui, o assieme alle belle idee che ha avuto la mia amica di Pachamamae... leggete!!


Per fare gli "Omini di neve" dovete procurarvi:

  • palline di polistirolo di diversi diametri
  • cotone
  • colla vinilica
  • rotolo di carta igienica
  • brillantini glitter nella "penna collosa"
  • filo di raso rosso o quello che avete
  • una piccola pigna 
  • il porta lumino di alluminio di una candela già usata
  • spilli e chiodi di garofano
  • calze maglia collant vecchie oppure fasce per i capelli che non utilizzate più
  • stuzzicadenti



Tutto pronto sul tavolo da lavoro?


Bene, prendete le palline di polistirolo, cospargetele di colla vinilica. Prendete del cotone e attaccateci su uno strato dello stesso, il cotone in eccesso verrà via da sé. Fate la stessa cosa sia con la palla piccola che farà da testa dell'omino di neve, sia con quella grande che sarà il corpo.
Mettete uno stuzzicadenti sull'apice di quella grande e poi potrete incastrare la piccola sopra e resteranno attaccate.
Prendete la calza collant vecchia e tagliatene due striscioline, formeranno le sciarpe, che potrete legare attorno al collo dell'omino di neve, e fissare con gli spilli, come vedete nella foto.
Per il cappello, invece, con uno potete usare il cartoncino della carta igienica e modellarlo, bagnandolo, con la colla vinilica, formando un cappellino. Per il cappello di alluminio, basta togliere il residuo di stoppino sul fondo, dalla base del lumino, fare un foro e passarci il nastro che servirà per poter appendere all'albero di Natale il nostro omino. Potete fare allo stesso modo anche con il cappellino di cartoncino. Su quello di cartoncino ho messo i brillantini, ma voi fate a gusto vostro.
Sul busto dell'omino di neve potete formare dei fiorellini con gli spilli oppure fare i bottoni con i chiodi di garofano, sempre incastrandoli nel polistirolo. Per gli occhi e il naso potete usare gli spilli. Mi è parso fin da subito, che l'omino con il cappello di latta sembrasse un marinaretto e ho finito la creazione donandogli un aspetto ancor più da "Capitano Nemo" mettendogli in bocca una bella pipa fatta con una pignetta, che fortunatamente aveva ancora un pezzetto di ramo attaccato. Per le vostre pipe date il via all'immaginazione se volete ;) i vostri bimbi si divertiranno un sacco in questa impresa!




Centro tavola per il Cenone


Occorrente:

  • un pezzo di legno segato in obliquo
  • una fettina di legno presa dallo stesso pezzo però più fina
  • Salvietta per decoupage
  • Pasta effetto neve per decoupage
  • Brillantini per effetto neve per decoupage
  • Colla per salviette da decoupage
  • Base bianca per decoupage
  • Vernice lucida per decoupage
  • Lumino
  • Brillantini glitter in penna



Fatevi tagliare un ramo di albero o un pezzo di legna per il focolare in modo obliquo, come vedete nella foto. Fate incidere a lato una fessura che vi servirà per incastrare la fetta di legno più fina, che poi farà da effettivo porta candela.
Sulla base del piccolo ceppo di legno, potete passare una mano di colore bianco per decoupage e lavori in legno, necessaria affinchè si possano incollare poi lei immagini. Lasciate asciugare alemno un'ora.
Cercate a piacimento un'immagine invernale, o che richiami il vischio, tipico di capodanno, oppure vedete voi, a scelta vostra.
Con il solito procedimento di cui vi ho parlato anche nel post dove indicavo come fare un vassoio di legno decoupage, andate a frastagliare con le dita, l'immagine da incollare con la colla decuopage sul ceppo.
Una volta asciutta potete abbellirla con dei brillantini e quando si saranno asciugati potrete dare due o tre mani di vernice lucida. Una volta asciutto, aggiungete la pasta bianca effetto neve cospargendola di brillantini, che si attaccheranno subito e resteranno incollati una volta asciugato il tutto.
Non vi resta che aggiungere la candela di vostro piacimento e mettere al centro della tavola di capodanno la vostra opera d'arte, e tanti auguri per un anno ricco di quello che più desiderate!!









lunedì 19 dicembre 2011

Gli oli essenziali - cistite

In un post ho iniziato a parlare di olii essenziali, mi pare d'obbligo trattare un pò più approfonditamente questa materia olistica, che li utilizza, detta Aromaterapia. In Italia tutte le parole che finisco con "terapia" non potrebbero essere utilizzate da persone che non siano dei medici chirurghi laureti. Purtroppo parlare di Aromatecnica o Aromapratica, o simili, non mi pare tanto carino. Diciamo che si possono utilizzare gli aromi degli olii essenziali a nostro piacimento, per il nostro benessere sia fisico e psicologico. Anche di psiche in italia non si può parlare più di tanto se non si è laureati in psicologia, già gli stessi psicologi non possono fare prescrizioni, ma lo possono fare solamente gli psichiatri, la solita burocrazia italiana. Pensare che all'estero, non molto lontano da qui, come in Francia o in Germania ad esempio, già da anni tutti gli operatori del bio-naturale collaborano con medici. Speriamo che anche qui da noi parta questa collaborazione.

Tornando a noi, a alla nostra Aromaterapia, io la chiamerò così, perchè di terapia si tratta, se una persona la usa in modo corretto, è un valido supporto olistico, un corretto sistema per migliorare la salute e il benessere della persona.
Gli olii essenziali possono essere utilizzati mediante vaporizzazioni, inalazioni, bagni, massaggi, avendo effetti molto benefici sulle persone, sul loro umore, sul malessere fisico.
Per darvi un'idea di cosa sia anche aromaterapia, potete pensare al benessere che ricevete quando, avvicinandovi ad un cespuglio di rose, potete vederne i colori, ma percepirne anche tutti i profumi, che vi donano immediatamente un benessere generale. Oppure quando, in cucina, preparando un battuto di erbe, si sprigionino queste essenze, facendoci venire l'acquolina.
Il nostro naso è provvisto di una membrana sulla quale superficie si trovano i peli olfattivi. Questi sono collegati ad una fibra nervosa a sua volta in contatto col sistema nervoso centrale. E' per questo motivo che determinati odori raggiungono il sistema libico, influenzando anche l'umore e le emozioni. L'olfatto genera una reazione cerebrale in meno di due secondi.
Gli olii essenziali, vengono assorbiti anche dai pori della pelle, per poi raggiugere il circolo ematico, come può accadere durante un massaggio. Ecco perchè è molto importante fare attenzione alle tipologie di prodotti che si miscelano.




Usati fin dall'antichità, nel lontano Egitto ai tempi di Tutankahamon, gli oli essenziali venivano usati per l'imbalsamazione dei defunti. Venivano usate resine come l'incenso e la mirra, legni aromatici come il cedro. Fu Ippocrate, il padre della medicina, intorno il quarto secolo a.C., che impose di bruciare delle erbe aromatiche sui suoi pazienti. Venne usata anche una miscela detta "megaleion" a base di mirra e cannella per curare le ferite sul corpo.
Si dice che la distillazione degli oli essenziali sia nata all'epoca di Avicenna (980 - 1037 a.C.) in Iraq, e questa tecnica venne protratta fino a tutto il Medioevo poi fino al XVI e XVII sec. quando iniziò a comparire la figura di "erbario". In quegli anni era la medicina del popolo, usata da sempre fino al XIX quando fecero la loro comparsa i farmaci di sintesi. Da quel momento l'aromaterapia ha vissuto un momento di declino, ma in questo ultimo secolo si sta di nuovo diffondendo il suo utilizzo, naturale, biologico, molto delicato e comunque valido per il corpo e la mente.

Gli oli essenziali possono essere usati per problemi legati ai capelli, alla pelle, disturbi respiratori, per i problemi di circolazione sanguigna, per i disturbi dell'apparato digerente e per quelli urogenitali. Vengono utilizzati contro lo stress, il mal di testa, dolori cervicali e sono un toccasana per tutto il sistema nervoso. Anche in caso di problemi durante la gravidanza e per attenuare i dolori del parto, possono essere fatti dei massaggi MOLTO leggeri e solo con determinati accorgimenti di cui vi parlerò. Gli olii essenziali possono essere miscelati a oli vettori, a creme e lozioni. 

Per questo incontro con l'Aromaterapia, vorrei parlarvi di un problema che ho scoperto, essere "amico" di molti: la cistite.
Si tratta di una infiammazione dell'apparato urogenitale, in particolare delle vie urinarie, che causa dolore nella minzione. OVVIAMENTE SI DEVE CONSULTARE UN MEDICO, ma potete anche provare  con un bagno profumato che può facilmente trasformarsi in un piacevole momento della giornata. Potete riscaldare la vostra sala da bagno, alla sera, accendendo delle candele e avvolgervi in delle salviette morbide e calde. Ascoltate una buona musica, vi consiglio delle sonorità di flauto di pan, molto indicate per tutto il secondo chakra.
All'acqua aggiungete 3 gocce di melaleuca e 3 di sandalo. Dovrete rimanere immersi nell'acqua così profumata per almeno 20 minuti, in modo che gli oli essenziali vengano assorbiti in modo corretto. Sarebbe opportuno non usare sapone e scegliere eventualmente la doccia per la normale detersione. 
La Melaleuca più comunemente chiamata Tea Tree (Melaleuca alternifolia) è un ottimo antimicotico, antisettico e antivirale. A livello psicologico rafforza lo spirito ed è vitalizzante. 
Il Sandalo (santalum album) è conosciuto da molti per la sua ricca fragranza, in india infatti veniva usato come tonico medicinale e come incenso per riti sacri. Molto utile anche in caso di candidosi, ha un effetto rilassante e calmante sulla psiche e previene l'insonnia, quindi molto indicato in un bagno profumato serale.
Prima di approcciarsi all'utilizzo degli oli consiglio a tutti di testarli  per evidenziare eventuali allergie o intolleranze. Ecco come fare: 12 ore prima dell'utilizzo prendere un olio vettore nella misura di 2 cucchiaini da caffè(di mandorla o di vinacciolo o olio d'oliva) ed aggiungere 4 gocce dell'olio desiderato. Applicare la miscela sull'interno del polso o del gomito e applicare un cerotto. Trascorsa l'attesa, se non verranno evidenziati arrossamenti, l'olio potrà essere utilizzato.

Buon relax a tutti!!



A proposito del primo chakra

Carissimi, 


sono lieta di riprendere il discorso del primo chakra, o centro energetico, per tutti quelli che mi hanno letta nel magazine della zona, e per tutti quelli che si sono interessati e approcciati al piccolo esercizio di consapevolezza di cui ho parlato, utile per equilibrare il chakra della radice.



Ho il piacere di parlarvi in questa sessione di alcuni altri aspetti del chakra, molto utili a tutte quelle persone che si possono sentire apatiche, senza forza, stanche sia fisicamente che psicologicamente, o anche stressate. Questa parola, lo stress, che ormai fa parte della nostra vita quotidiana, aimè, ma che possiamo debellare anche con dei semplici accorgimenti.
Il primo chakra, come ho già scritto qui,  è molto importante per il nostro corpo, per la nostra aura, per la nostra energia, perchè è la "centrale elettrica" di tutto il nostro sistema energetico. Attraverso questo centro energetico possiamo godere dell'energia terrestre, infatti attraverso il chakra della radice riceviamo tale energia che poi viene diramata a tutti gli altri chakra, o centri energetici, mediante il midollo spinale. Lavora in stretta collaborazione con il settimo centro energetico. Il chakra della radice influisce sui bisogni primari delle persone, come la sopravvivenza, e riguarda i confilitti di territorio, può essere inteso anche come territorio il proprio posto di lavoro. 
Una persona che ha questo centro ben aperto, gode della materialità, e vive in armonia con il territorio e la madre terra, sente di essere una persona stabile.
Gli organi del corpo correlati al chakra della radice sono le ghiandole surrenali, le ossa, i muscoli, lo scheletro, il midollo osseo, i denti e le unghie.
La diminuzione di energia prodotta dal primo chakra, comporta diverse problematiche a livello fisico che si riversano nel corpo, i reni e le ghiandole surrenali non lavorano più bene, con la conseguenza che la vitamina D non viene più prodotta in modo corretto e quindi ne risentono le ossa i denti e le unghie. Anche le cellule sanguigne non ricevono più energia dal midollo osseo e si può andare incontro ad anemia, ad esempio. Potrebbe anche verificarsi il caso di calcoli renali, o alle vie urinarie.
Quando il centro non funziona bene, il soggetto si sente continuamente non soddisfatto della materialità che ha a disposizione, sarà sempre alla ricerca di una maggior sicurezza in campo materiale, tanto da diventarne il suo scopo di vita. Sarà una persona insicura e insoddisfatta.

Il punto è che in un soggetto del genere non manca la materialità, infatti ce lo dimostra il fatto che potrebbe continuare a comprare cose per se stesso, gli manca invece l'energia terrestre, l'energia vitale, necessaria anche a tutti gli altri sei centri del suo apparato energetico.



Quindi, come possiamo fare per andare ad equilibrare e sbloccare il nostro primo chakra?
Oltre all'esercizio che ho proposto, si possono attuare diversi accorgimenti, come ad esempio utilizzare un diffusore per olii essenziali, che si possono far sprigionare nella stanza dove state a lungo tempo, in cucina, o in ufficio, o a casa nel vostro studio, oppure dove a voi pare sia più bello poter prendervi cinque minuti di rilassamento. Gli olii necessari al chakra della radice sono il mandarino, il rosmarino e i chiodi di garofano. Potete anche utilizzarli come materie prime e usarli in cucina, ad esempio. Vi raccomando però, di utilizzare olii che siano solamente biologici, perchè entrano, attraverso il naso, nel nostro circolo sanguigno, quindi è molto importante stare attenti a quello che si usa.
Diffondendo questi buoni aromi nella vostra casa, potreste provare anche ad ascoltare una musica molto efficace per l'equilibrio del primo chakra, si tratta di tutte quelle sonorità che appartengono al campo dei tamburi, degli strumenti ancestrali, come potrebbe essere anche il didjeridoo.
Unite a questo cerchio anche l'utilizzo di una buona pietra, che sia stata depurata ed energizzata come ho spiegato qui . Per il chakra della radice sono molto potenti le pietre di color rosso intenso o nere, come la tormalina, il diaspro, l'ematite sanguigna. Potete metterle vicino al coccige mentre state facendo l'esercizio di meditazione. 
Potete anche semplicemente meditare su queste frasi, che sono dei mantra tradotti in italiano, necessari alla centratura del primo chakra: "IO STO SALDO SULLE GAMBE DELLA VITA" e "I MIEI BISOGNI VENGONO SODDISFATTI".


Eva

giovedì 15 dicembre 2011

Visto che funziona...

Mi sono detta: "Visto che funziona, perchè non pubblicarlo?"


Ed eccomi qui ad indicarvi una tecnica moooolto alternativa contro il raffreddore, il mal di denti, diciamo le infiammazioni e i malanni da virus in generale. Ora, se leggono i farmacisti o i medici (quelli pro medicine perchè devo farmi il viaggetto, devo avere il pc per mio cugino, e via dicendo), mi bannano ed è finita lì, oppure vi dicono che sono tutte fandonie. Ovvio, altrimenti come fanno a vendere e a campare? (per i pochi che intendono, avete capito vero?)


Invece vi svelo un trucchetto, che tanto trucchetto non è. E visto che funziona davvero, e gli apprendisti migliori in campo sono i bambini, che non hanno niente da perdere e ti Ascoltano, con loro funziona alla grande. Poi se volete provare anche voi adulti e mi fate sapere, sarò felicissima di leggere i vostri commenti.


Contro il raffreddore, basta usare il pensiero e delle paroline ben postate, in modo da andare ad intaccare il problema lì dov'è e farlo cessare subito. Meglio ancora, si può programmare il corpo affinchè guarisca. ??????? Esatto, non lo sapevate che potete guarirvi? beh, potete!


Dovete dire ad alta voce e con CONVINZIONE (ecco, forse il problema sta qui, gli adulti di solito non sono convinti su niente):


"Io voglio guarire"
"Io voglio essere sano"
"Io voglio stare bene"


da ripetere allo sfinimento per tutto il giorno in cui vi accorgete di aver beccato il virus del raffreddore, ad esempio. Oltre a questo bisogna avere altri piccoli accorgimenti, che servono più che altro a chi vi sta attorno: lavarsi le mani con il sapone molto spesso, almeno per 40 secondi, ogni volta che ci si soffia il naso, e bisognerebbe non usare lo stesso fazzoletto troppe volte, però capisco sia poco etico dal punto di vista ambientale.
Normalmente il vostro sistema immunitario capisce il comando che gli date e comincia subito la battaglia contro gli omini verdi dentro il vostro corpo. Se poi parlate a cuore aperto al vostro sistema immunitario e gli dite: "senti, forse mi sono distratto, ma io sto raffreddore proprio non lo voglio. Fate in modo di debellare il prima possibile il virus che mi ha portato questo raffreddore perchè voglio guarire ed essere sano".


Passo successivo quando notate di stare meglio, (di solito già il giorno successivo, sempre se eravate CONVINTI)


"Io sono guarito"
"Io sono sano"
"Io sto bene, GRAZIE"


e mi raccomando, ringraziate il vostro sistema immunitario per il magnifico lavoro svolto, del resto lavora per voi, gratis.
Sottolineo anche il fatto che non ho scritto: non voglio essere ammalato - non voglio il raffreddore, perchè sembra proprio che la nostra mente il "non" non lo registri, con il risultato che andreste a comandare: voglio essere ammalato e voglio il raffreddore.
Questa tecnica va bene per qualsiasi cosa vi venga in mente, basta che usiate le "programmazioni" in modo affermativo, cioè dichiarando ciò che volete e non ciò che non volete, come ad esempio: "io voglio essere sano".


Buon lavoro e buona guarigione a tutti!!

lunedì 12 dicembre 2011

I chakra e il Natale

Carissimi lettori, 

mi presento ancora una volta per i nuovi arrivati. Sono un'Operatrice del Bio-naturale e mi occupo di tutte quelle materie olistiche che sono volte al miglioramento della salute delle persone a 360° con l'utilizzo di diverse tecniche che possono essere la meditazione guidata, tecniche energetiche di potenziamento e purificazione del corpo e dell'aura,  tecniche utili al corpo e al suo rilassamento come il Craniosacrale  o il Reiki ad esempio, metodi alternativi alla medicina tradizionale come la cristalloterapia, l'aromaterapia, la cromoterapia, la musicoterapia e altri sistemi che possono essere utili e più naturali, quindi meno invasivi per tutto il sistema mente-corpo.
Ho il piacere di poter collaborare con un importante magazine della mia zona e colgo l'occasione, visto il periodo, per parlare di chakra e del Natale. Vi chiederete dove stia il nesso, e lo scoprirete leggendo, un pò alla volta.

Innanzitutto vorrei spiegare a tutti i "non addetti ai lavori" che cosa si intende per Chakra. Questa parola deriva da un'antica lingua indiana himalayana, il sanscrito, e significa ruota o spirale di energia. I chakra sono dei punti energetici molto importanti che abbiamo all'interno del nostro corpo. Funzionano come delle ruote vere e proprie, girano come dei vortici di energia e si aprono ad imbuto verso l'esterno del nostro corpo.
I principali punti energetici che abbiamo nel nostro corpo sono sette e sono dislocati lungo la colonna vertebrale in correlazione con le ghiandole più importanti del nostro apparato organico.
I Chakra sono dei centri energetici molto importanti perchè permettono al nostro corpo di interagire con le energie esterne cosmiche, donando e prendendo a loro volta energia, a noi necessaria. L'energia che viene donata ai nostri corpi attraverso questi centri energetici viene distribuita mediante i meridiani, a molti noti poichè sono le linee sulle quali viene praticata l'agopuntura, lo shiatsu o la cromopuntura.
Chi inizia a percorrere la strada dei chakra, purifica ed aumenta la sua consapevolezza e ne beneficia nella vita quotidiana, nello studio, nel lavoro, poichè aumenta la sua concentrazione e riesce a far fronte a periodi di stress o a momenti dolorosi della vita. Impara veramente a conoscere se stesso.

Vorrei parlarvi, in questa sessione, del primo chakra o del chakra della radice. E' il primo centro energetico del nostro corpo ed è posizionato al livello dell'osso sacro e del coccige, cioè all'estremità inferiore della colonna vertebrale. Il suo compito è molto importante perchè è il chakra che ci dona la forza di vivere la nostra vita. Le tematiche trattate in questo asse energetico sono:
  • la fiducia originaria, cioè la stabilità e l'amore del proprio corpo, con le proprie limitazioni. Chi ha il primo chakra ben funzionante si sente i suoi piedi ben stabili sulla terra, oltre ad una forte stabilità interiore. 
  • il radicamento, cioè il sentirsi radicati nella propria terra, nella propria casa e riceverne le energie, godere del cibo e della materialità che si hanno a disposizione.
  • la gestione del quotidiano, che può essere effettuata con più o meno sicurezza in modo direttamente proporzionale a quanto il primo chakra sia energeticamente attivo. Si tratta del quotidiano in tutti i sensi, anche per quanto riguarda il lavoro, è molto importante tenere attivo questo chakra specialmente in questi frangenti di presente dove molto spesso le persone perdono il lavoro o non lo trovano affatto.
Il primo chakra è la nostra centrale elettrica, è molto importante tenerlo attivo perchè per mezzo di questo centro energetico il nostro corpo riceve l'energia terrestre che si mescola con l'energia celeste, assorbita dal settimo centro, e si trasforma in altre frequenze intermedie, per essere poi distribuita ai diversi centri (gli altri cinque chakra intermedi) mediante il midollo spinale.

Il colore del primo centro energetico è il rosso e tutte le tonalità della gamma del rosso. Vi ricorda niente? Il rosso è il colore predominante del Natale, proprio perchè si sente ancora più intenso il bisogno di aggregazione, di unione, di radicamento con la propria famiglia, quando ci si ritrova nelle case, tutti assieme al caldo. Quando si ritorna alle radici del proprio paese, per quelli che sono costretti a lavorare lontano, per esempio, o quando ci si ritrova nella casa antica, degli avi, attorno ad una stufa, o davanti ad un focolare acceso, sorseggiando un buon vin brulè speziato con chiodi di garofano e bucce di mandarino, che, guarda caso, sono proprio gli aromi che servono per armonizzare il primo chakra. 
In questo periodo dell'anno così importante durante il quale è molto sentito il tema della natività, posso darvi anche una motivazione biologica, a proposito del colore rosso del primo chakra. Si dice infatti, che il bambino riceva dalla madre il rosso del sangue, e che dal padre egli riceva il bianco legato al settimo chakra cioè ai nervi e al cervello, organi che gli danno una visione spirituale del mondo.  Ecco perchè ho il piacere di potervi parlare in queste festività del primo chakra, e ogni giorno in cui, durante questo avvento, accenderete una candela rossa, o addobberete la vostra casa con i festoni rossi, o che sorseggerete del buon vin brulè, fatelo con la consapevolezza di portare dentro il vostro corpo la radiazione del rosso, per energizzare il vostro primo chakra, per riattivarlo e fare in modo che gli organi ad esso correlati lavorino in modo corretto e vi donino piena salute! 

Vi lascio con un piccolo esercizio di consapevolezza del primo chakra:

  • Mettetevi in una posizione comoda, in una stanza tranquilla, spegnendo tv, cellulari e quant'altro vi potrebbe disturbare, munitevi di una coperta che potrebbe servivi durante la meditazione. Chiudete gli occhi o socchiudeteli tenendo lo sguardo fisso davanti alle vostra ginocchia.
  • A gambe incrociate o distese, ma con la schiena ben diritta e con il coccige ben appoggiato al pavimento, fate delle inspirazioni e delle espirazioni profonde, per 12 volte, e rilassatevi. 
  • Lasciate passare nella mente i pensieri, e con gentilezza lasciateli andare via, portando la vostra consapevolezza all'esercizio che state facendo e la concentrazione al vostro primo chakra.
  • Inspirando, immaginate di ampliare sempre più il chakra, come se si aprisse sul pavimento e lasciate entrare l'energia terrestre di color rosso. 
  • Ad ogni inspirazione caricate il vostro primo chakra e immaginate che il colore rosso si diffonda in tutta la zona della schiena bassa e dei reni. Immaginate i reni come se fossero delle lampadine di colore rosso intenso che si illuminano sempre di più ad ogni inspirazione.
  • Espirando, invece, lasciate cadere tutte le preoccupazioni, i dolori, i pensieri fuori dal vostro corpo, come se cadessero al centro della terra.
  • Alla fine dell'esercizio, dopo circa 5 minuti, potete un pò alla volta tornare al presente aprendo gli occhi e tornando alla respirazione normale, ringraziate la Madre Terra che rigenererà le energie da voi lasciate. Portate l'attenzione al vostro coccige e all'osso sacro e provate a percepirne ora la nuova energia :)
Non fatelo alla sera se non volete passare una notte insonne! Ciao!


Eva
 . 


sabato 10 dicembre 2011

La meditazione del sabato

Penso che le meditazioni non sia solo OM OM OM.... Ma siano anche e soprattutto dei momenti in cui ci si ferma a riflettere della vita, della quotidianità, del e sul nostro cammino. Sono quei bei momenti che da piccola potevo chiamare "fare deserto", quando ci mettevamo in gruppo e da soli (e qui sta il bello) a meditare e a pregare. Non occorre pregare per cose eccelse ed eccezionali, si può pregare anche per noi, ogni tanto, che siamo molto ma molto di più, siamo sacri.
In questo Natale, non passate le ore a pulire, spolverare, spazzare, perchè arriva gente, arrivano i parenti, la casa deve essere splendente e scintillante. Passate più tempo con i vostri figli, con i vostri cari, spolverate piuttosto dentro di voi, quella è la vostra Vera casa (per chi vuol capire non serve che aggiunga altro).

Buon sabato a tutti i lettori,
Eva

DONNE !!!
Ricordatevi che uno strato di polvere protegge i mobili...
Una casa è più bella se si può scrivere "ti amo" sulla polvere sul mobilio.
Io lavoravo 8 ore ogni fine settimana per rendere tutto perfetto, "nel caso venisse qualcuno". Alla fine ho capito che "non veniva nessuno", perché tutti vivevano la loro vita passandosela bene !!!
Ora, se viene qualcuno, non ho bisogno di spiegare in che condizione è la casa: sono più interessati ad ascoltare le cose interessanti che ho fatto per vivere la mia vita.
 
Caso mai non te ne fossi accorta... la vita è breve, goditela!
 
Fa' pulizia, se è necessario...
 
Ma sarebbe meglio dipingere un quadro, scrivere una lettera, preparare un dolce, seminare una 
pianta, oppure pensare alla differenza tra i verbi "volere" e "dovere". 
Fa' pulizia, se è necessario, ma il tempo è poco...
 
Ci sono tante spiagge e mari per nuotare, monti da scalare, fiumi da navigare, una birretta da bere, musica da ascoltare, libri da leggere, amici da amare e la vita da vivere.
 
Fa' pulizia, se è necessario, ma...
 
C'è il mondo là fuori: il sole sulla faccia, il vento nei capelli, la neve che cade, uno scroscio di pioggia... Questo giorno non torna indietro...
 
Fa' pulizia, se è necessario, ma...
 
Ricorda che la vecchiaia arriverà e non sarà più come adesso... E quando sarà il tuo turno, ti trasformerai in polvere.

La Danza di Natale


MAGNIFICA DANZA


(linguaggio dell’anima)

Il Creatore di astri, galassie, pianeti
amava danzar tra le stelle
spinse l’Amore suo infinito a travalicar l’universo
e fare per gli uomini tutte le cose belle.

Il movimento celeste si fece umano di carne
affinché il creato tutto parte potesse diventarne,
e il mondo scena, platea, spettacolo
di un così mirabile, bello, vero miracolo.

Il Figlio venne, danzò per gli uomini increduli e smarriti, 
da gesti, parole, passi del cuore toccati e guariti,
e pure coinvolti a continuare amore e festa
che risana l’anima e rialza la testa.

Maria, danzante donna, ancor giovane di famiglia
in attesa del salvatore divenne grembo di meraviglia,
con Elisabetta gravida di Giovanni precursore
salti di gioia e lode mosse con stupore.

La femminile umana divina esultanza
si fa oggi anche nostra festa e danza,
e il mistero d’amore che il cielo non rinserra
ricrea ancor più bello il giardino sulla terra.

Colui che danzava nell’eternità, viene nuovo nel mondo
e muove l’esistenza  a fraterno e giocoso girotondo.
Ancora la grazia e la fantasia di Dio s’accendono vere
ad insegnar linguaggio, dettare passi che il cuore,
il corpo non può, non vuole più trattenere.

Son balzi di libertà che si offre,
d’amore che si dona, di verità che si scopre.
Musicale Parola non conosce agitazione, né ansima,
ma dona pace e benedizione il linguaggio dell’anima.

venerdì 9 dicembre 2011

Natale: spezie, dolci e fantasia :)

Come vi avevo promesso, sono qui con un'altra idea per il vostro e il nostro Natale. Mi piace pensare a noi, abitanti del bosco, come ad una comunità che si trova sotto le fronde dell'albero di Natale, visto il periodo, che si scambia idee e consigli, che si consola e si da una mano, perchè, come scrivevo nel mio articolo in merito al template, di consigli e di un pò di chiacchiere amiche si ha sempre bisogno.


Allora, chiedo permesso ed entro al calduccio delle vostre case con questa bella idea che può servire da ornamento alle piante di casa. Quella più gettonata in questi giorni è la famosa Stella di Natale o Euphorbia pulcherrima, (che in latino significa bellissima) pianta molto colorata che presenta delle foglie verdi, che vanno arrossandosi verso il fiore, detto ciazio. Il fiore vero e proprio sono quei piccoli pallini gialli contornati appunto dalle brattee che possono essere di un rosso acceso, bianche, rosa, arancioni, ce ne sono di varie qualità.
E' una pianta invernale, infatti ha bisogno di poca luce non artificiale, al massimo otto ore in tutto un dì, e l'irrigazione deve essere poco abbondante. Fate però attenzione che i vostri gatti o cani non ne vadano in contatto, masticandola, perchè il latte al suo interno sarebbe per loro velenoso.


L'idea è quella di creare delle Stelle Aromatiche, da puntare nei vasi come ornamento, appunto.
Ecco l'occorrente: tulle (potete riciclare quello dei confetti delle bomboniere)
filo di lana grosso rosso
stecchi per gli spiedini
fettine di agrumi esiccati
pezzi di cannella
chiodi di garofano
stelle di anice esiccate o nocciole (in antichità venivano regalate come augurio di felicità)
cartoncino


Fatevi aiutare dai vostri bambini per ritagliate, con delle forbici spuntate, delle sagome a forma di stella, con il cartoncino.  Potete far prendere ai bimbi degli stampini e contornarli con un pennarello, così sarà più facile ritagliare.
Appoggiate sopra lo stampo il tulle da ritagliare, per ogni stellina ne servono due copie uguali.
Con ago e il filo di lana, o di raso rosso, cominciate a cucire le prime tre punte della stella, (magari questo fatelo fare ai bimbi più grandi o alla mamma direttamente) facendo in modo che i punti siano regolari e un pò all'interno rispetto alla fine della sagoma.
Potete mettere dentro la vostra stella quello che più vi piace o avete a disposizione, fettine di limone o arancia essiccate al forno, chiodi di garofano, pezzi di cannella etc.. Poi avrete cura di chiudere la stella con gli ultimi punti di cucitura e infilarvi lo stecco che servirà per poter mettere le vostre Stelle Aromatiche a far compagnia alla Stella di Natale.


Vi saluto lasciandovi la ricetta di Dolcetti alla Cannella che potrete offrire ai vostri ospiti, in queste splendide Feste Natalizie!
Ricordatevi che anche in questo lavoretto l'aiuto dei vostri bimbi sarà l'ingrediente numero uno: fategli rompere le uova, tritare la cannella, sgusciare le nocciole e per un tocco magico di energia, potete anche utilizzare la tecnica dell'armonizzazione, di cui ho parlato qui. Una volta montato l'albume mentre è bello spumeggiante, potete dare l'imprinting di "Amore e Buone Feste" o "Felicità per l'Anno Nuovo", insomma, al solito vi rimando alla Vostra energetica creatività!!


Bocconcini alla Cannella
Ingredienti: 
3 albumi
250 g di zucchero a velo
1 bustina di zucchero vanigliato
1 cucchiaino di cannella
300 g di nocciole tritate
60 gr di nocciole intere


Montate gli albumi a neve finissima. Aggiungete lo zucchero a velo e quello vanigliato continuando a montare. Tenete da parte 4 cucchiai circa di questo composto e unite al restante la cannella e le nocciole tritate.
Formate con le mani bagnate delle palline grosse come noci e disponetele su una placca foderta di carta forno. Con l'aiuto del manico di un cucchiaio di legno, scavate una piccola conca al centro di ciascuna.
Riempite la cavità con il composto montato a neve messo da parte e appoggiate al centro di ciascun biscotto una nocciola intera. Cuocete per 25-30 minuti nel forno precedentemente riscaldato a 125°C (se ventilato a 100°C°). Fate raffreddare e buon appetito!!