giovedì 26 gennaio 2012

Olii essenziali - Mal di stomaco

Le cause di un mal di stomaco possono essere molte, molto spesso riconducibili allo stress, o ad un cattivo sistema alimentare, magari troppo veloce, troppo pesante, o anche troppo leggero alle volte. Inoltre mangiare quando si è stressati, nervosi o arrabbiati, o magari quando in tv danno delle immagini cruente, non facilita di certo la digestione, dovremmo quindi stare un po' più attenti prima di correre sempre al riparo col sistematico "malox" di turno.

Vi posso dire che l'aromaterapia in questo campo è molto riconosciuta e che unita ad una dieta bilanciata, a del riposo e relax, magari del movimento, e un atteggiamento positivo, serve molto per diminuire i fastidiosi attacchi di mal di stomaco.

Nella sindrome da colon irritabile, inoltre, sono molto utili degli auto-massaggi all'addome, per andare ad equilibrare il terzo chakra, parte integrante di tutto il plesso digestivo. In 20 ml di olio di vinacciolo, si possono aggiungere 2 gt di menta piperita, 4 gt di zenzero, 4 gt di pepe nero. Dopo il massaggio sarebbe buona cosa applicare una borraccia di acqua calda in modo da velocizzare e completare l'assorbimento degli olii essenziali, che raccomando debbono essere di origine biologica, perché una volta assorbiti nella pelle passano nel circolo ematico del corpo.
Va inoltre detto che, questo disturbo sempre più presente negli ultimi tempi, deve essere preso con serietà e trattato ovviamente a livello medico.

Per quanto riguarda le coliche, il massaggio all'addome può essere fatto aggiungendo a 20 ml di olio base: 4 gt di zenzero, 4 gt di lavanda e 2 gt di menta piperita. Anche qui si può poi appoggiare una borraccia di acqua calda, in modo da favorire l'assorbimento degli olii essenziali.

Contro l'inappetenza si può fare un bagno delicato, aggiungendo all'acqua 2 gt di neroli e 2 gt di camomilla romana. Gli olii vanno emulsionati nell'acqua anche attraverso l'utilizzo di un sapone neutro eventualmente. Si raccomanda una buona pulizia della vasca, perché potrebbero lasciare dei residui una volta finito il bagno e di provvedere alla normale detersione del corpo prima o dopo tale bagno, che sarà invece dedicato esclusivamente all'utilizzo degli olii essenziali come aromaterapia.

La Camomilla Romana (anthemis nobilis), è conosciuta per le sue proprietà calmanti, molto usata anche per i bambini piccoli, per aiutare la messa a letto e una notte serena e calma. Calma gli stati infiammatori e le tensioni muscolari, ecco perché può calmare anche i crampi dello stomaco, che è pur sempre un muscolo. La camomilla è lenitiva e sedativa, è efficace anche contro le emicranie, nevralgie e il nervosismo da stress.

Vi esorto inoltre a leggere la pagina dedicata alle AVVERTENZE che trovate sulla home page del sito.

Spero di avervi dato dei consigli utili, e alla prossima!!

venerdì 20 gennaio 2012

L'accettazione

Vi propongo un antico esercizio tibetano, molto attuale per il lavoro sui chakra, e in particolar modo sul chakra dell'ombelico, il nostro terzo centro energetico.

E' un esercizio di respirazione, che può diventare anche terapeutico. Per la sua particolare profondità, in ogni caso, rimando coloro che si sentiranno sopraffatti dai risultati a parlarne con uno psicoterapeuta.
Si tratta di un esercizio che permette al soggetto di imparare a guardare i propri lati oscuri, il lato così detto in ombra, cioè quello che racchiude tutto ciò che secondo noi, di primo acchito, sembrano difetti insormontabili o dei lati davvero pesanti da sopportare.
Con questo esercizio quindi si imparerà a capire questo nostro lato in ombra, accettarlo e nel momento in cui avverrà l'accettazione da sè non sarà più un lato in ombra, bensì divverrà semplicemente un altro lato di noi stessi, come lo sono gli altri.

Basta una stanza areata e calda, comoda, con un tappeto o una coperta, una musica rilassante, un incenso, delle luci soffuse e l'assenza di fonti di rumore o distrazione. Basteranno dai 5 ai 10 minuti al massimo.

Comodamente seduti, con la schiena più diritta possibile, ad occhi chiusi, iniziate una respirazione profonda e rilassante. Quando ci si sente pronti, ci si concentra sul chakra dell'ombelico, rivolgendogli tutta la nostra massima attenzione. Si può a questo punto iniziare il respiro costretto, che, come ho già spiegato, è un tipo di respirazione che non prevede pause fra l'inspirazione e l'espirazione. 
Nel momento in cui si avverte il terzo chakra, si alzano le braccia sopra la testa, e si visualizza una nube , dove, ad ogni respiro, verranno insufflate tutte le parti di noi che non ci piacciono, sia fisiche che mentali, 
Ora, abbassando le mani, accogliete dentro di voi la nuvola con tutte le vostri ombre, con tutte le parti di voi che non vi piacciono e cercate di sentirla dentro di voi.
Poi si può riprendere la respirazione normale e terminare l'esercizio.

E' molto utile svolgere questo esercizio di purificazione ed accettazione quando si è in collera con qualcuno o si prova un forte sentimento di ira.
Può essere fatto anche in coppia, eseguito parallelamente per poi scambiarsi le impressioni l'un l'altro, diventa un esercizio chiarificatore nel rapporto di coppia.

martedì 17 gennaio 2012

Energia Cosmica e animali

In classifica
Questo che vedete a fianco è l'ideogramma ReiKi.
Rei significa Cosmo e Ki Energia, il Reiki è una tecnica di autoguarigione che utilizza l'energia cosmica per andare a riequilibrare l'energia e di conseguenza trattare tutte le problematiche anche a livello fisico.



Il Reiki è un sistema riportato ai nostri giorni tramite un monaco Giapponese teologo e rettore dell'Università Doshisha di Kioto. Mikao Usui che, verso gli anni venti del secolo scorso, in seguito ad una sua ricerca interiore, ritrovò alcuni antichi Sutra buddisti che descrivevano, in sanscrito, le formule e i simboli del metodo di guarigione buddista.

Il Reiki può essere definito come la Consapevolezza Suprema che guida e armonizza l'Energia Vitale presente in ogni essere vivente. Attraverso questa tecnica il Reiker si pone come veicolo dell'energia cosmica e la canalizza verso il soggetto che può essere una persona o un animale, o ancora una stanza o un cristallo, oppure ancora una situazione passata o futura, a seconda del livello che il Reiker ha raggiunto.

Per praticare Reiki è necessario essere iniziati al primo livello. E' il livello base che ci da accesso alla conoscenza del primo simbolo, che lavora a livello fisico e permette di trasmettere l'energia nel presente. Una volta iniziati, è possibile trattare altre persone energeticamente e lavorare per equilibrare la loro energia a livello di chakra e di nadi.
Per chi vuole ricevere anche il secondo livello e con esso gli altri due simboli, invece, avrà la possibilità di lavorare ancora più a fondo, arrivando fino all'inconscio del soggetto, potrà eseguire trattamenti a distanza e lavorare per armonizzare pietre e cristalli, stanze e situazioni presenti e passate, nonchè sulle situazioni future per portare energia ad eventi che si devono ancora verificare, perchè il terzo simbolo opera "senza tempo".
Il terzo e ultimo livello viene eseguito per essere iniziati al Master, si ricevono gli ultimi due simboli che sono necessari per poter iniziare a propria volta altre persone al Reiki. Si diventa cioè Maestri di Reiki, ma la strada ovviamente da lì in poi non è finita, tutt'altro, è solo iniziata.

Ho avuto la grande possibilità di essere stata iniziata al Master ed è una sensazione bellissima, purificatrice e davvero cosmica! Un sentiero iniziato nel 2004 e che tutt'oggi mi porta verso la consapevolezza della forza dell'energia cosmica, un sentiero che  invita a fidarci dell'Universo-Dio e di quanto si possa avere chiedendo con fede e determinazione. E' stato detto: "chiedi e ti sarà dato" e così è, se chiedi con cuore puro e consapevolezza, con convinzione, tutto arriva. Ci si può aiutare nel percorso della richiesta, infatti si dice anche: "aiutati chel ciel ti aiuta" e una volta messa in moto la macchina dei desideri, è opportuno fare una richiesta scritta all'Universo, per poi lasciare andare il tutto.
Una volta che si lascia la presa, tutto accade come per magia.


Ma in questa sessione di divulgazione energetica, vorrei soffermarmi sull'importanza dell'utilizzo del Reiki con gli animali. E' molto utile per lavorare su quasi tutti a parte gli uccelli e i pesci. 

Ho notato con gioia e stupore che, per esempio negli Stati Uniti, ma anche in molte altre parti del mondo, questa tecnica viene praticata tantissimo a cani e cavalli.
Anche loro godono di un corpo eterico e un sistema di chakra, molto simile al nostro, e, come per i nostri bambini, gli animali come cani e cavalli sono molto portati a ricevere questo tipo di energia e danno dei chiari segnali quando credono che il trattamento sia concluso. Di solito si spostano o scappano via velocemente. Le sessioni con loro sono più brevi che con le persone adulte.
In oltre, molto spesso, si spostano con il corpo, in modo che le mani del Reiker vadano a toccare una data zona del loro corpo, che vogliono sia trattata.

Pratico il Reiki dal 2004, come ho scritto sopra, e nel corso degli anni ho avuto modo di testare la tecnica sui miei cari amici pelosi, e ultimamente anche sulla mia bassotta Ginevara, con la quale ho avuto dei riscontri molto significativi circa l'efficacia del sistema Reiki Usui, quando l'anno scorso, purtroppo è stata operata di ernia del disco. Nel post-operatiorio ho avuto modo di mettere in pratica delle tecniche mediche di fiosioterapia che mi sono state insegnate dai medici veterinari per poterle svolgere a casa, alle quali ho associato delle sedute di Reiki, e la cagnolina non solo corre tutt'oggi a perdifiato, ha ritrovato di nuovo la voglia di vivere, è molto gioiosa e allegra, ma soprattutto il suo post- operatorio è stato letteralmente dimezzato. Cioè a parità di un altro cane, si è rimessa in "zampa" in minor tempo, diciamo la metà di quello che ci sarebbe voluto per un cane non trattato dal Reiki.


Inoltre, sempre all'estero, ho letto di molti siti, dove viene descritto un continuo scambio tra Master Reiki e Dottori Veterinari, che collaborano in studi appositi, sempre per alleviare malesseri ai nostri amici pelosi, o di come i cavalli vengano trattati in concomitanza di una gara, per renderli più rilassati, ad esempio.


Quindi mi auguro che divulgando anche qui queste notizie, ci sia da parte del pubblico una maggior sensibilizzazione in materia, conscia comunque del fatto che, molti proprietari di cani o cavalli, ad esempio, siano di per sè, per la loro condizione di "proprietari-amici-famigliari" già sensibili all'argomento stesso.

Una carezza a tutti i pelosi e alla prossima!



sabato 14 gennaio 2012

Eretti consapevolmente

In classificaPer tutti i miei simpatizzanti, 


descrivo un altro esercizio molto utile all'allineamento dei chakra e in principal modo all'attivazione del chakra della radice, il nostro primo chakra.
Permette di farci presente il senso di sentire la terra sotto i piedi, la terra che ci sostiene e il nostro "stare in piedi eretti" in questo mondo, dove tanto eretti alle volte non siamo.


L'esercizio va svolto possibilmente a piedi nudi in una stanza ben areata e calda, senza interferenze esterne di rumori o di distrazioni.
Si può anche ampliare l'esperienza ascoltando della musica etnica e armonizzando la stanza con olii essenziali al rosmarino o al mandarino.


Potete fare attenzione alla vostra soglia del dolore, che non va mai in nessun caso superata. Una volta che si inizia a sentire fastidio, l'esercizio va interrotto, per essere ripreso un pò alla volta e portato a termine con calma durante le varie sessioni sul chakra della radice.
Se riuscite, fate attenzione a non contrarre i muscoli delle natiche.


Quindi ecco cosa fare per equilibrare il primo chakra seguendo questo esercizio fisico:

  • Mettetevi in piedi in modo che i vostri malleoli si tocchino appena e i piedi siano quindi paralleli
  • La testa leggermente alzata
  • State più dritti che potete
  • Concentratevi sul pavimento, avvertite di essere sorretti dal pavimento, dalla terra se siete in giardino
  • Ora alzatevi in punta dei piedi e poi ritornate sui talloni
  • A questo punto aprite bene le dita dei piedi in modo da poggiare in una maggior porzione di terreno possibile
  • Chiudete gli occhi, sentirete che starete iniziando ad oscillare
  • Smettete di oscillare e concentratevi sulla pianta dei vostri piedi, immaginate che da lì si diramino delle radici che arrivano in profondità nel terreno e quindi vi sorreggono senza problemi
  • Respirate con calma e in modo regolare concentrandovi sul chakra della radice cioè sull'estremità della colonna vertebrale
  • Rilassate le gambe e alzate di 30 cm il piede destro poggiandolo al polpaccio sinistro, cercate di rimanere in equilibrio senza oscillare, fatelo per la durata di 5 respirazioni
  • Ora invertite e fate lo stesso con il piede sinistro, mantenete la concentrazione sul chakra della radice, fate 5 respirazioni e controllate se siete ancora diritti.



Non è un esercizio molto facile da fare, ma con un pò di esercizio si riesce a farlo. Si può continuare accovacciandovi un pò alla volta verso il pavimento, mantenedo però sempre la pianta dei piedi i talloni e le dita dei piedi ben saldi al pavimento, senza staccarli mai.
Per questa ultima fase, c'è chi lo fa da subito chi invece si deve fermare a metà perchè sente troppo dolore o non riesce a mantenere il contatto con la terra. Ci possono volere anche dei mesi. Questo ultimo passaggio fa molto bene alle persone che soffrono di dolori all'ultimo tratto della spina dorsale nella zona lombare.
La cosa interessante è che si può capire quanto sia stabile il nostro centro della radice e ben aperto proprio in diretta funzione di come riusciamo ad eseguire l'esercizio fisico.



Buon lavoro di sintonizzazione con la Madre Terra ragazzi!!

venerdì 13 gennaio 2012

Il respiro di fuoco

Il terzo chakra è il nostro centro energetico preposto a tutte le funzioni digestive, in tutti i sensi. Molto spesso, infatti, si blocca quando non si è riusciti a "digerire" un dato evento, una discussione, un fatto accaduto nella vita. In questi casi, il chakra tende a rallentare il suo ritmo, a non lavorare più in modo corretto, e un blocco a questo centro è davvero poco simpatico perchè pone una barriera tra i chakra bassi e i chakra alti del corpo, impedendo il normale flusso energetico.
E' molto importante mantenere equilibrato questo centro per evitare problemi agli organi dell'apparato digerente, come potrebbero essere, per fare qualche esempio, delle infiammazioni allo stomaco, al primo tratto dell'intestino, calcoli biliari e dolori al pancreas, che di solito arrivano dopo una forte arrabbiatura, quando la persona è spesso in collera e prova una forte rabbia nei confronti di qualcuno.
Per cercare di armonizzare questo centro energetico si può effettuare un esercizio respiratorio, come ho già spiegato sia utile per i chakra centrali del corpo.
L'esercizio di base per il respiro di fuoco è abbastanza semplice e vi può dare delle risposte molto chiare.
Con questo esercizio si può capire bene dove si trovi fisicamente il terzo chakra, si può sentirne la sua energia aumentare, con diverse sensazioni, ognuno ha le proprie. Di solito si sente un palpitio repentino, come una pulsazione, al chakra, oppure un grande calore, segno che l'energia si sta sbloccando e si sta diffondendo verso gli altri chakra.

Tempo di durata dell'esercizio sono 5 minuti al massimo, possibilmente a stomaco vuoto, in una stanza ben areata e calda. Dopo aver sepento eventuali fonti di rumore o di distrazione, posizionarsi in modo comodo a terra nella posizione del "morto" o "savasana".
Cominciate con una respirazione profonda, che porti rilassamento e calma, immaginando di distendersi sempre di più, e di sprofondare nel pavimento ad ogni respirazione.
Una volta raggiunto il momento di calma, iniziate consciamente la respirazione costretta dentro il chakra dell'ombelico. Come ho già spiegato è un tipo di respirazione che deve essere eseguita senza sforzare la respirazione stessa: si inspira e si espira senza pause, ma senza allungare ne diminuire il tempo che ognuno impiega per fare la propria respirazione normalmente.
Lasciate fluire l'energia, e continuate a respirare con consapevolezza nel chakra, sentirete diffondersi una sensazione di calore o una pulsazione al centro del chakra.
Potete rafforzare la sensazione di caldo e di energia visualizzando il centro di un bel colore giallo acceso. Visualizzate delle particelle di color giallo partire dal centro dell'ombelico e diffondersi in tutto il vostro corpo rivitalizzandolo completamente di nuova energia.

Potrete godere di una nuova spinta energetica per la vita del vostro quotidiano, buona vita!



giovedì 12 gennaio 2012

Oscillazione pelvica

E' un altro esercizio fisico che serve per attivare il chakra sessuale, il nostro secondo centro energetico. E' un esercizio sicuro, che può essere svolto da chiunque, sia per le persone anziane, che per quelli che non praticano mai dello sport, o anche per le donne in gravidanza.
Meglio se si prepara la stanza, che sia ben areata e calda, ponendo un tappeto o qualcosa di morbido sul pavimento, dove potercisi sdraiare. Si può accendere una candela, e un cd con sonorità di flauto di pan.   Si può anche armonizzare la stanza con delle essenze al sandalo.


Una volta spente le possibili fonti di rumore, ci si può sdraiare a pancia in su, sollevando le ginocchia verso il soffitto, ma lasciando i piedi comodamente (non come nella foto così vicini al sedere, ma non ho trovato altro) poggiati al pavimento.


Va effettuata una respirazione profonda in modo da portare rilassamento a tutto il sistema mente-corpo, respirate profondamente per quanto tempo ne sentite la necessità. Quando vi sentite rilassati, chiudete gli occhi e iniziate a sollevare un pò il bacino e a riabbassarlo.


Concentratevi sul chakra del plesso sessuale e immaginate di respirare attraverso gli organi sessuali.


La spina dorsale deve sempre poggiare bene sul pavimento durante tutto l'esercizio.


Ponete la vostra concentrazione al secondo chakra e avvertite se è teso o rilassato. Lasciate fluire le immagini o le fantasie sessuali che possono sovvenire durante l'esercizio, senza giudicarle ne trattenerle, lasciatele andare.


Prendete consapevolezza del vostro centro del plesso sessuale, durante e alla fine dell'esercizio e poi durante la vita quotidiana, per notare i cambiamenti che possono avvenire in voi, una volta eseguito l'esercizio fisico.


Porre attenzione in ciò che si fa è molto importante per un corretto lavoro sui centri energetici, per uno sviluppo energetico e spirituale, portare consapevolezza nella vita è fare anima, sempre.


Buon lavoro sui chakra

martedì 10 gennaio 2012

il Secondo Chakra

In classifica
Cari lettori,

In questo articolo ho il piacere di parlarvi del secondo chakra.
Il secondo chakra è il centro energetico preposto alle funzioni del plesso sessuale.
Il tema principale che viene trattato nella letteratura è la dualità tra il femminile e il maschile. Nel genere umano ci sono due poli, come nelle calamite. Questi poli si attraggono perchè nell'uomo il polo positivo si trova al livello del plesso sessuale e quello negativo nel chakra del cuore. Nella donna, invece, è vero il contrario, cioè lei ha il suo polo positivo a livello del cuore e il polo negativo sul secondo chakra. Ecco perchè l'uomo ama più che altro a livello fisico e riceve amore dalla donna nel suo petto. La donna invece ama molto più sentimentalmente che fisicamente, perciò dona il suo amore dal petto e lo riceve al livello del plesso sessuale. Risulta più semplice così capire perchè l'uomo e la donna amino in modi diversi. 

In Cina, nel XXVIII secolo AC, nacque il concetto di yin e yang, di femminile e maschile, negativo e positivo. Lo rappresentarono con il simbolo del Tao, che significa “Via”, nel quale si nota la presenza sia del femminile che del maschile, vale a dire che dentro ad ognuno di noi ci sono ambedue queste parti.
Loro sostenevano che il nostro corpo è l'espressione del macrocosmo nel nostro microcosmo, dove la materia e l'energia sono intercambiabili.
Così i Cinesi Taoisti sostenevano che yin e yang si trasformano continuamente, cioè la materia yin e l'energia yang coincidono  e che tutto ciò che esiste è fatto di yin e di yang.
Yin simboleggia il femminile, la luna, la terra, l'energia negativa, e quindi il passivo, il freddo, l'inverno, la morte. Mentre lo yang simboleggia l'energia positiva, il più, l'attivo, il caldo, l'estate, il giorno, il sole, il cielo, il fuoco, il maschile. E' molto importante riuscire ad equilibrare questi due modi di essere dentro di noi. Ed è per questo che, ad esempio, è molto importante in famiglia dare il nostro amore di genitori ai figli in egual misura, che non sia un amore esclusivo solo derivante dal padre o solo dalla madre, per non creare degli squilibri nei loro poli magnetici e in modo da non creare dei disturbi del comportamento sessuale che potrebbero sviluppare da adulti.

Per il secondo chakra si parla quindi di amore di coppia, inteso come sentimento che ci aiuta a formare la consapevolezza che si viene a creare nella ricerca di un compagno e nel rapporto con lui, perchè in un rapporto a due, si ha il bisogno di distinguere fra i nostri bisogni e quelli del compagno, imparando a negoziare. 
Con l'approssimarsi dell'arrivo della Festa di San Valentino, vorrei invitarvi a soffermare la vostra attenzione su un oggetto molto carino che potrebbe far piacere ricevere al vostro compagno, o che potreste anche regalarvi, perchè bisogna prima di tutto imparare ad amarsi, prima di riuscire ad amare il prossimo. In Cristalloterapia le pietre vengono utilizzate per riequilibrare i chakra disfunzionali. Le pietre che vengono usate per armonizzare il secondo chakra sono: l'ambra e la corniola e tutte le pietre con riflesso arancione. E’ infatti l'arancione il colore del secondo chakra. Di solito le pietre vanno portate il più possibile a contatto con la pelle, quindi sono da evitare tutte quelle "gabbiette" che si trovano in commercio, perchè schermano il lavoro che dovrebbe fare la pietra per voi, energizzando e riequilibrando il chakra ad essa riferito.

Un bracciale o un ciondolo sono molto efficaci. Si dice che l'ambra serva per alleviare le malattie della vescica, ed ha anche il compito di renderci più affascinanti agli occhi degli altri. La corniola era la pietra usata dalle regine perchè si dice abbia il dono di aumentare l'energia erotica in chi la indossi.
In ogni modo le pietre hanno il compito di andare ad equilibrare il nostro chakra, la cosa importante è ricordarsi di purificarla sotto un getto di acqua corrente per un minuto, almeno ogni tre giorni. I minerali arancioni hanno un effetto rivitalizzante, rendendo la persona che lo indossa un soggetto giovanile, spontaneo e allegro. Le pietre arancioni in genere, contrastano l'apatia e favoriscono la creatività. Un minerale di un bel arancione infonde gioia di vivere a chi lo indossi e a coloro che lo guardano anche durante una meditazione. Rafforza la fiducia di star percorrendo la strada giusta e fa sentire in armonia con l'ordine superiore delle cose, trovando il giusto equilibrio e la serenità che si ricercano.
                                                                     



                                                                                                                           

lunedì 9 gennaio 2012

La terra sotto ai piedi

In classifica
Carissimi,


ritorno a raccontarvi di chakra, dei centri energetici del nostro corpo, perchè sono consapevole dei numerosi miglioramenti che la vita quotidiana ottiene attraverso l'esecuzione di semplici esercizi fisici sui chakra.
Per quanto riguarda il primo chakra, quello della radice, è molto importante tenere presente che è necessario avvertire la presenza della terra sotto i piedi o sotto il corpo, se l'esercizio va fatto stando distesi.
La terra è l'elemento che ci sorregge, che ci dona energia vitale, che arriva nel nostro chakra della radice per essere condivisa con gli altri chakra e a tutto il corpo, attraverso la rete dei meridiani.
Esiste un esercizio fisico molto utile per sviluppare l'energia del primo chakra e quindi per aumentare la nostra vitalità e contrastare il senso di apatia. 
Potete svolgerlo anche stando seduti sul posto di lavoro, appena prima della pausa pranzo. (ricordo che gli esercizi sui chakra andrebbero svolti sempre a stomaco vuoto).


Ecco come fare:



  • seduti su una sedia, con la schiena più diritta possibile, assumendo uno stato di calma e apertura
  • inspirare rilasciando i muscoli costrittori dell'ano e tendendo di conseguenza i muscoli del pube e del coccige
  • espirare contraendo i muscoli costrittori dell'ano.

In questo modo si esegue una vera e propria respirazione addominale profonda, che porta le energie a scorrere nel chakra della radice riattivandolo, potete prendere consapevolezza del fatto che, dopo alcune respirazioni lo stato fisico del primo chakra stia cambiando. L'esercizio va svolto dai 5 ai 10 minuti al massimo.
C'è chi sente formicolio, chi sente la parte più calda, in ogni modo la sensazione deve essere di apertura verso la terra che ci sorregge e ci dona energia vitale, che verrà mischiata con l'energia celeste al livello del quarto chakra, per poi essere diramata in tutto il corpo, in tutti i chakra prima, e nei meridiani poi, per andare a rivitalizzare tutti gli organi interni del corpo e contrastare così l'apatia che di solito si avverte dopo una dura giornata di lavoro, dopo un periodo stressante, durante i cambi di stagione etc.

mercoledì 4 gennaio 2012

Esercizi per i chakra - meditazioni

Come avete avuto modo di leggere nei miei ultimi post, ho spiegato dell'importanza che si attribuisce all'esecuzione di esercizi sia fisici che respiratori, necessari allo sblocco e riequilibrio dell'energia del corpo e dei centri energetici.
Per lavorare sui chakra superiori, il sesto detto anche chakra del terzo occhio e il settimo, il chakra della spiritualità, risultano essere molto importanti gli esercizi di meditazione e consapevolezza.
Lo scopo della meditazione, ma anche degli esercizi di consapevolezza, è quello di mantenere costanti l'attenzione e la concentrazione, che normalmente sono rivolte ad un punto preciso.
l'obiettivo principale è quello di riuscire ad osservare i suoi pensieri, senza giudicarli, ma soprattutto senza identificarsi con essi.
Per fare ciò si possono seguire due sistemi: uno è quello di permettere ai propri pensieri di entrare, senza fermarli né giudicarli; l'altro è quello di concentrarsi su di un oggetto neutro, senza mai distogliere la concentrazione da esso.


Durante una meditazione è importante dunque lasciar andare i pensieri e le sensazioni, ma proprio perchè lo si dovrebbe fare, il più delle volte si viene bloccati in questa sfera e turbinio di pensieri e sensazioni. E' utile in questi casi usare la tecnica dei Tibetani che non si identificano con i pensieri perchè li considerano  delle mere illusioni della mente.
Un altro metodo è quello di tenere un diario quotidiano, dove vengono annotate le sensazioni e i pensieri che affiorano durante la meditazione, che poi dovrebbero essere ragionate e rielaborate, visualizzando la situazione vissuta in meditazione, utilizzando le respirazioni.
Buon sistema è quello di auto concedersi una tregua, dicendo a noi stessi che quegli episodi sono ormai passati e non fanno più parte di noi, cercando di lasciar andare l'energia della situazione passata ad ogni espirazione.
Il lavoro della meditazione è un lavoro molto lungo che però dona la libertà dalle situazioni passate e dalle energie stagnanti dentro di voi. Sarà possibile notare, dopo circa sei mesi, un miglioramento nella tecnica meditativa, durante la quale i pensieri e le sensazioni di disturbo saranno sempre minori e meno intensi.


La via più breve per fare questo però, rimane la seconda tecnica, che però non permette al soggetto di imparare a conoscersi così a fondo, come invece avviene con il sistema appena spiegato.
Dal momento che una persona può concentrare le sue attenzioni su di un oggetto solamente alla volta, con il secondo sistema, avviene che, ogni volta che emergono dei pensieri o delle sensazioni disturbanti durante la meditazione, ci si dovrebbe concentrare immediatamente su un oggetto e lasciare passare in secondo piano tutti i pensieri emergenti.
L'oggetto sul quale focalizzare al propria attenzione potrebbe essere una candela accesa davanti a se stessi. In questo modo sarà facile riportare l'attenzione alla luce della candela accesa, prendendo velocemente appunti sui pensieri emergenti, e ritornando quindi subito all'oggetto della meditazione. 
Potete anche utilizzare un'immagine a voi cara, o una frase che abbia per voi un forte significato, l'importante è che qualsiasi sia l'oggetto della meditazione, ci si sforzi con tutte le proprie forze di concentrarsi su di esso e su nient'altro. Si può anche meditare su una parte del nostro corpo, respirando in quella parte e rivolgendole tutta l'attenzione possibile. La chiave sta nel respirare con consapevolezza.


Si può iniziare dall'esercizio di consapevolezza sull'osservazione di sé. E' un esercizio molto veloce, che dovrebbe essere fatto almeno tre volte al giorno in degli orari che voi stabilite, potrebbe essere al mattino, appena prima di mangiare in pausa pranzo, alla sera prima di cena. Ricordo che gli esercizi sui chakra dovrebbero essere fatti sempre a stomaco vuoto.
Decisi gli orari, l'ercizio si svolge eseguendo 5 respirazioni nel modo più consapevole possibile, in modo da accogliere le propri pensieri e le sensazioni del corpo in modo consapevole, sentendo le enrgie dei chakra in modo chiaro per la durata di cinque respiri. 
Questo è un piccolo esercizio propedeutico agli altri esercizi di meditazione e di consapevolezza che tratterò chakra per chakra. E' importante tenere in considerazione il fatto che il respiro e i pensieri sono strettamente legati fra loro, quindi sarà facile utilizzare il sistema della liberazione dai pensieri incalzanti utilizzando l'espirazione. Durante la meditazione è importante riuscire a tenere a bada i pensieri le immagini e le sensazioni che si formano a livello mentale, in modo da debellare lo stress da loro provocato. 
Si parla spesso di stress nel nostro presente, lo stress è spesso generato dal continuo formarsi di pensieri nella mente, che non si ferma mai. Fermare questo flusso continuo di sensazioni e pensieri, di immagini, e cercare di staccarsi da loro non identificandosi più con essi, ci libera dallo stress mentale. Saremo quindi molto più concentrati, precisi, consapevoli, presenti, sicuri di noi stessi, staremo meglio a livello energetico e mentale, e ovviamente a livello fisico.




Il punto focale sul quale concentrarsi durante la meditazione, normalmente è lo spazio di tempo tra un pensiero e l'altro. Questo tempo è detto pausa, o bardo nella cultura orientale, oppure eternità nella nostra cultura occidentale. La tecnica diviene tanto più raffinata quanto più si riesce ad allungare il tempo fra l'arrivo di un pensiero e l'altro, cioè durante l'eternità.

lunedì 2 gennaio 2012

Esercizi per i chakra - le respirazioni

Per lavorare in collaborazione con e per il riequilibrio dei chakra, è necessario eseguire degli esercizi che hanno lo scopo di riattivali, o calmarli, equilibrarli e di farvi rendere conto della loro esistenza.
Molto spesso non si ha il tempo per fare degli esercizi in ambito energetico, ma sappiate che se anche dedicherete 5 minuti del vostro tempo per voi stessi ne trarrete grandissimi vantaggi.

Gli esercizi sui chakra si distinguono in: esercizi fisici (per i primi due chakra), esercizi respiratori (per il chakra del plesso solare, ma non solo), esercizi di meditazione (per i chakra superiori).

Ho già parlato degli esercizi fisici, e vorrei in questo post scrivere a proposito degli esercizi di respirazione che sono molto importanti perché consentono al corpo di rilassarsi e al sistema nervoso di distendersi. Molto utili per il lavoro sul terzo chakra detto anche chakra del plesso solare.
In sanscrito gli esercizi di respirazione vengono detti Pranayama, dove Prana significa soffio vitale e Yama è il Dio della morte, vale a dire che chi respira in modo scorretto diminuisce la durata della sua vita. Yama significa anche disciplina e controllo, ecco che gli esercizi di respirazione servono proprio per controllare questa nostra attività che troppo spesso facciamo inconsapevolmente. Infatti chi pratica gli esercizi di respirazione con regolarità, gode di maggior concentrazione e decisione.
Gli esercizi sulla respirazione sono molto utili al corpo perchè potete guidare il respiro in punti precisi del vostro corpo per andare a rilassarli. Sono importanti anche le pause fra un respiro e l'altro che comunque non vanno mai forzate per non affaticarsi. Se la pausa avviene dopo l'espirazione, si porta l'energia verso i chakra inferiori, se avviene dopo l'inspirazione allora verrà direzionata verso i chakra superiosi. Se, invece, non si fanno pause allora l'energia verrà concentrata nel chakra dell'ombelico, in quello del cuore e nel chakra della gola. Questo tipo di respirazione è detto costretto.


Ecco un semplice test (3 minuti) che potete eseguire per valutare com'è la vostra respirazione:


in una stanza calda e areata, stendetevi sul pavimento, sopra un tappeto o un materassino, in modo che possiate essere comodi. Spegnete cellulari o altre fonti di disturbo.


A pancia in su, ponete le mani sull'addome. 
Inspirate ed espirate.
Notate se la vostra pancia al momento dell'inspirazione si muove in senso concavo o convesso.


Fatto?
Se si muove in senso convesso, ovvero si rilassa e si distende al momento dell'inspirazione, allora respirate in modo corretto. Al contrario se al momento dell'inspirazione la vostra pancia scappa su verso i polmoni e si ritrae, allora state respirando in modo scorretto.
Cosa fare se il respiro è scorretto?
Potete dedicare cinque minuti del vostro tempo, ogni giorno per eseguire la respirazione attiva. Ecco come fare:


in una stanza calda e ben areata, ponete un materassino e mettetevi comodi a pancia in su, spegnendo eventuali fonti di disturbo.
Cominciate a respirare, inspirate e ponete la vostra attenzione solo sull'espirazione. Non date alcun peso ne importanza all'inspirazione, che avverrà di volta in volta in modo istintivo. Espirate attivamente e consciamente. In questo modo scaccerete fuori tutta l'aria dai polmoni e andrete ad attivare il terzo chakra, cioè il chakra dell'ombelico, portando maggior energia vitale all'interno del vostro corpo.
Con la respirazione attiva, aumentate la vostra salute sia fisica che spirituale, si diventa più consapevoli ed attenti, più tranquilli e concentrati, tanto che alle volte il monologo interiore passa in secondo piano e si attiva così anche la possibilità ad un accesso più facilitato verso la meditazione, esercizi di cui parlerò nel prossimo post, a presto!

Esercizi per i chakra - gli esericizi fisici

Per lavorare in collaborazione con e per il riequilibrio dei chakra, è necessario eseguire degli esercizi che hanno lo scopo di riattivali, o calmarli, equilibrarli e di farvi rendere conto della loro esistenza.
Molto spesso non si ha il tempo per fare degli esercizi in ambito energetico, ma sappiate che se anche dedicherete 5 minuti del vostro tempo per voi stessi ne trarrete grandissimi vantaggi. 
E' per questo motivo che ho deciso di spiegarvi quali siano gli esercizi necessari allo sviluppo del lavoro sui chakra all'inizio di quest'anno, perchè, si sà, chi ben comincia è a metà dell'opera!!


Quindi via alla spiegazione: i chakra, come ormai sapete, sono i nostri centri energetici, delle spirali di energia che collaborano con gli organi del nostro corpo, portando loro la vitalità attraverso delle strade dette "meridiani". Gli esercizi sui chakra sono molto importanti per mantenere attivo questo scambio energetico e fare in modo che gli organi del nostro corpo e la mente, siano il più possibile equilibrati e godano quindi di buona salute; si distinguono in: esercizi fisici (per i primi due chakra), esercizi respiratori (per il chakra del plesso solare, ma non solo), esercizi di meditazione (per i chakra superiori).


Per i chakra inferiori, cioè il primo e il secondo chakra, sono molto importanti gli esercizi fisici, in quanto questi centri energetici vengono vissuti dal nostro corpo con maggior fisicità rispetto agli altri chakra.E' molto importante, per lavorare correttamente con i chakra, che il nostro stato d'animo sia il più rilassato possibile, per permettere così all'energia di scorrere liberamente all'interno del nostro corpo. A questo proposito vi fornirò delle indicazioni su un esercizio di base per il rilassamento.
E' molto importante preparare la stanza dove si svolgerà l'esercizio fisico, che sia ben areata, priva di rumori che vi distoglierebbero l'attenzione, che sia comoda e rilassante. Sarebbe buona abitudine eseguire gli esercizi sia fisici che mentali, sempre alla stessa ora e a stomaco vuoto. Per chi lavora un buon orario sarebbe al rientro dal lavoro e se si volessero fare due volte al giorno, la prima sessione andrebbe praticata prima di colazione, al mattino.
Gli esercizi fisici si compongono di posizioni che il nostro corpo deve assumere per aprire i chakra e i nodi dei meridiani relativi al chakra trattato. E' molto importante entrare in una posizione fisica il più lentamente possibile e restarci in modo consapevole e conservando la massima concentrazione possibile. Sarebbe auspicabile anche poterli fare in modo attivo, cioè la percezione del corpo e dei muscoli deve rimanere sveglia, si deve rallentare e poi fermare il flusso incalzante dei pensieri.
Gli esercizi fisici servono allo studio del proprio corpo, per riuscire a trovare dove ci possono essere dei blocchi. I dolori che si sentono facendo determinati esercizi ci devono far riflettere sull'origine del dolore stesso, e ci si dovrebbe letteralmente chiedere: "questo dolore che sento, che cosa mi vuole dire?" il più delle volte le risposte sono di una semplicità e verità spiazzanti, alle volte ci si stupisce dell'intelligenza del corpo e della nostra intelligenza stessa.
E' buona regola non combattere i dolori, ma accettarli con amorevolezza, di solito, una volta accettati, scompaiono automaticamente. Se per esempio sentite dolore alle spalle, dovreste chiedere a loro, come se vi rivolgeste ad una persona, "che cosa posso fare per voi?" anche in questo caso la risposta sarà molto chiara, forse anche disarmante, prestatele attenzione.


Ecco un breve esercizio (2-3 minuti) che potete fare per testare il vostro stato di rilassamento:


In una stanza arieggiata e calda, stendete un tappeto o una coperta in modo che possiate distendervi a terra in modo comodo. spegnete il cellulare e avvisate di non voler essere disturbati per un pò di tempo. 



  • Sdraiatevi a pancia in su sul pavimento, con le gambe distese.
  • Lasciate aprire i piedi verso l'esterno, chiudendo gli occhi. 
  • Tenete le braccia lungo il corpo, con i palmi delle mani rivolti verso l'alto. 
  • Respirate e notate come ad ogni respiro la vostra colonna vertebrale sprofondi sempre più nel pavimento.
  • Distendete leggermente le scapole e lasciatele morbide.
  • Portate l'attenzione alla vostra mascella, è rilassata? Se non lo è, aprite leggermente la bocca.
  • Lasciate che i pensieri e le immagini scorrano via, prendeteli in considerazione un attimo e poi lasciateli andare. Se sono davvero troppo importanti prendete nota e lasciateli andare.
  • Respirate con calma e regolarità.
  • Sentite il vostro corpo, e accoglietene tutte le sensazioni.
  • Appoggiate il mento al petto in modo da allungare la nuca.
  • L'esercizio è ora terminato, riaprite gli occhi, fate un altro respiro e prendete coscienza del vostro corpo e dello spazio in cui siete.





Potete fare questo esercizio ogni giorno in modo da allenarvi al rilassamento e per armonizzare i vostri chakra, se abbandonate ogni proposito il rilassamento sarà ancora più profondo.