venerdì 31 maggio 2013

pc fuori uso

A tutti i simpatizzanti, scusate l'assenza, ma il PC si è rotto e con il cellulare riesco s fare poco ;p 

Quindi VI lascio con un augurio di buona notte, per fare dei sogni è consigliabile bere un bicchiere d'acqua poco prima di coricarsi r poi è utile tenere un blocco a portata di mano per appuntare eventuali sogni durante la notte ;] 

Da "Chiacchiere con l'aldilà":

Siate voi stessi sempre,
Non denigrate la vostra anima,
Il corpo è solo l'involucro,
Alle volte il regalo più prezioso sta 
In una piccola scatola...
Altre volte la scatola proprio non c'è,
Pensate ad un figlio,
Quale regalo meraviglioso
Senza carta regalo...
Voi siete la vostra anima
Con il corpo attorno.
Amatevi anima e corpo



Buona notte

venerdì 17 maggio 2013

Da "Chiacchiere con l’Aldilà" Angelo


Volate leggeri tra
le onde del cielo
un susseguirsi di ali
d'Angelo, 
Pregatelo, cercatelo, 
cantatelo
                          
                            Alleluia Alleluia


giovedì 16 maggio 2013

Da "Chiacchiere con l’Aldilà" Insegnamenti di vita

siti



Quando la mano è stanca, 
lasciala riposare e ringraziala
per il lavoro svolto, 
così fai con le dita, i tendini e i muscoli. 
Così fai con gli occhi che
guardano cosa scrivi, 
e con le ciglia, le palpebre, e la pupilla. 
Allo stesso modo 
ringrazia le connessioni neurali, 
che ragionano le immagini viste
e fai così con il tuo cervello, 
il sistema nervoso e
la colonna vertrebrale. 
Ringrazia tutto il tuo corpo, 
alla sera, ogni sera. 


Da "Chiacchiere con l’Aldilà" Amicizia



Amicizia,  due mani che
si incrociano, una
mente che pensa e
riflette la luce
dell'altro


mercoledì 15 maggio 2013

Cos'é la Tecnica Metamorfica?


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La tecnica metamorfica si distingue dalla riflessologia perché non lavora con pressioni ma con leggeri sfioramenti, e non agisce tanto sul piano fisico o energetico, quanto su quello più sottile della mente: le emozioni, i sentimenti, le predisposizioni individuali che "colorano" l'energia personale e possono bloccarla o aiutarne il flusso.
La tecnica metamorfica porta a miglioramenti nella salute fisica, mentale o emotiva; porta un senso generale di maggiore energia e forza interiore; aiuta ad acquisire sicurezza nei rapporti e nell'espressione di se stessi; e provoca importanti cambiamenti nel modo in cui si vede la vita.
Come per molte medicine naturali e orientali, per la tecnica metamorfica il corpo non è solo un insieme di parti fisiche ma ha una sua energia vitale che scorre nell'organismo. Se questa non fluisce liberamente, si blocca e si fissa in punti particolari, creando disturbi sia a livello fisico sia a livello emotivo.


La tecnica metamorfica si propone di smuovere i blocchi energetici ed emotivi che si sono formati nel periodo prenatale (nel lasso di tempo trascorso tra il concepimento e la nascita, durante il quale si hanno percezione sensoriali ed esperienze) e che sono latenti, registrati e pronti a riattivarsi. Questi blocchi hanno dato forma agli schemi base di comportamento e salute: per esempio la tendenza a incorrere in certi incidenti o malattie.
I blocchi coincidono con emozioni come quella della paura di nascere, i traumi, il senso di comunione con la madre e quello di separazione da lei; cono legati anche con la registrazione nel corpo degli effetti delle emozioni della madre in attesa, che il feto percepisce nettamente: tensioni e crisi di panico, la gioia della gravidanza, il dolore del parto. Una nascita traumatica può portare a una condizione di paura nell'affrontare cambiamenti; una nascita serena all'abitudine di vivere positivamente le trasformazioni.
Questi schemi di comportamento influenzano l'esistenza. Nel corso della vita si attraversano nuovi passaggi fondamentali, e si tende a rivivere queste esperienze di base. Passaggi di età, indipendenza e uscita dalla famiglia, coppia e matrimonio, nascita dei figli, cambiamenti nel lavoro, malattie e lutti: in queste situazioni si risvegliano emozioni legate in in modo sottile a quelle vissute nell'utero.


La tecnica metamorfica nasce dagli studi di un naturopata e riflessologo inglese, Robert St. John, che lavorava in istituti pubblici per disabili e praticava la riflessologia, interpretandola in modo originale. Tanto da mettere a punto, alla fine degli anni Cinquanta, una mappa e una tecnica particolari che definì dapprima "terapia prenatale", poi "Metamorfosi". Robert St. John vi arrivò individuando dei £blocchi di energia" in particolari punti del corpo dove si trova riflessa la colonna vertebrale: nei piedi (l'arco interno, dal tallone all'alluce), nelle mani (lungo il pollice) e sulla testa (nell'arco dalla nuca alla fontanella, in cima al cranio). St John collegò questi blocchi ai disturbi e ai problemi che i suoi pazienti gli segnalavano. Si accorse che trattando queste parti con leggeri sfioramenti, i suoi pazienti cominciavano a stare meglio.
Negli anni Settanta studiò con lui Gaston Saint-Pierre, canadese, musicista mancato, perseguitato da incidenti. Saint-Pierre prima seguì e divulgò la Metamorfosi di St. John, poi la approfondì e la sviluppò ulteriormente, per cercare di comprendere e risolvere queste sue ricorrenti disgrazie. Vide che la Metamorfosi agiva non tanto sul piano fisico, quanto correggendo schemi di comportamento inconsci e aprendo a cambiamenti importanti nella vita; creò il termine "Tecnica Metamorfica" allargandone il campo di applicazione.


Si sa che gli stimoli sensoriali e psicologici ricevuti nelle 38 settimane della gestazione lasciano tracce profonde, sia sul piano fisico che sulla vita di relazione del nascituro.
Dal momento del concepimento fino alla nascita, il corpo si forma e si evolve, e passa attraverso continui cambiamenti. Dal semplice zigote, la cellula iniziale, all'embrione in cui la vita prende forma, fino al feto che cresce, si muove, prova emozioni ed è cosciente della propria esistenza e di quella della madre, ne percepisce la voce e gli stati d'animo, ricorda le musiche sentite da lei, sogna anche se non ha ancora visto né sentito nulla all'esterno.
La storia di queste trasformazioni si inscrive sull'asse portante della vita, sulla colonna vertebrale che sostiene tutto il corpo e contiene il midollo spinale; lungo questo percorso scorrono tutte le sensazioni, i movimenti e le azioni, dalla periferia al centro del corpo e viceversa. Nello sviluppo intrauterino, la colonna si allunga dalla base del cranio fino al bacino e si espande verso l'esterno, con le vertebre, e dal midollo spinale originano i nervi che raggiungono ogni parte del corpo. Allungamento ed espansione sono gli stessi movimenti principali che portano l'embrione a essere feto. La tecnica metamorfica ripercorre dolcemente questo viaggio per risvegliare e trasformare le esperienze forti, a volte anche traumatiche, che l'hanno accompagnato.


La metamorfica è adatta a tutti coloro che stanno affrontando un periodo particolare della vita, intenso o problematico (malattie, lutti, separazioni), o che vivono momenti delicati e di transizione. È impiegata in gravidanza (per alleviare difficoltà come alterazioni dell'umore e paura del parto) e nel post-parto (sia per la mamma sia per il bambino), nella menopausa e nell'andropausa.


La tecnica può essere praticata anche sui bambini, ma deve coinvolgere tutta la famiglia, così come si può effettuare per affrontare problemi di coppia su entrambi i partner. Il motivo è che il cambiamento personale che ne deriva è "contagioso" ed è meglio condividerlo con i propri cari, per non farli rimanere spiazzati. Il bisogno di modificare abitudini, l'abbandono di paure e blocchi interiori, l'accettare parti della vita che prima si.rifiutavano senza motivo comporta cambiamenti importanti. La tecnica metamorfica, associata alle terapie convenzionali, può essere d'aiuto persino nei casi di depressione e di handicap.







lunedì 13 maggio 2013

NEWS: Nuova pagina sul sito: Chiacchiere con l'Aldilà

Ciao a tutti, 

per chi è interessato o incuriosito può leggere le canalizzaizoni che ricevo e pubblico sulla pagina che vedete e che si intitola "Chiacchiere con l'Aldilà", grazie a tutti per l'attenzione ;)



siti web

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giovedì 9 maggio 2013

La tecnica Cranio-sacrale secondo Upledger




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Cos'è:

La tecnica cranio-sacrale viene praticata, con leggerissime manipolazioni, sulle ossa del cranio e sulla colonna vertebrale, intervenendo su un sistema – quello cranio-sacrale, appunto - che è in collegamento con ogni parte dell’organismo.
Questa tecnica di natura olistica,  prevede un tocco molto leggero dell’operatore sulle ossa craniche e sulla colonna vertebrale, alla ricerca di un “contatto” con il ritmo cranio-sacrale che andrà assecondato e stimolato.  Grazie ai vari collegamenti tra i sistemi che regolano il funzionamento dell’organismo, quindi, il massaggio è in grado di apportare benefici a tutti i livelli: da semplice trattamento anti-stress, esso può essere in grado di riequilibrare la postura, i muscoli, l’apparato gastroenterico e di migliorare la respirazione. Essa è dunque risultata idonea in molti casi di sciatalgia, di mal di schiena, di traumi da parto, colpi di frusta, emicranie, scoliosi, vertigini e problemi  all’articolazione mandibolare. Molto utile anche per i bambini ;)

Un pò di storia:

Il sistema cranio-sacrale è una recente scoperta della fisiologia. Si tratta di un sistema idraulico semichiuso avvolto da una robusta membrana impermeabile (la dura madre) che avvolge il cervello e il midollo spinale. Una funzione importante di tale sistema è la produzione, la circolazione e il riassorbimento del liquido cerebrospinale (LCS) liquido che viene prodotto nel sistema cranio-sacrale e che mantiene l'ambiente fisiologico in cui il cervello e il sistema nervoso si sviluppano, vivono e funzionano.

Normalmente la produzione e il riassorbimeto dell'LCS all'interno della dura madre, producono un continuo incremento e diminuzione della pressione del liquido nel sistema cranio-sacrale. Il sistema idraulico semichiuso si espande e si contrae seguendo, grosso modo, questa funzione ritmica della pressione. Questo aggiustamento volumetrico impedisce un aumento eccessivo della pressione all'interno del sistema cranio-sacrale. Se, per qualche motivo, il corpo è incapace di adeguarsi a queste variazioni pressorie, l'aumento di pressione che ne segue, può concorrere all'instaurarsi di disfunzioni e condizioni di cattiva salute, specialmente a carico del sistema nervoso centrale che è situato nei confini del sitsema cranio-sacrale.

Questo campo di ricerca ebbe inizio nel secondo decennio del ventesimo secolo ad opera di William G. Sutherland. Inizialmente egli si occupò solo delle ossa craniche e del movimento che queste presentano a livello delle strutture craniche. Anomalie nel movimento delle ossa venivano indotte e successivamente corrette mediante tecniche manuali. Furono presto elaborate tecniche di trattamento volte a correggere un anomalo movimento delle ossa craniche.

Le prime fasi di esplorazione della manipolazione cranica furono portate avanti soprattutto da osteopati e chiropratici che formarono delle società con lo scopo di studiare e insegnare la tecnica cranica. Questi pionieri erano in contrasto con la comunità scientifica generale, e spesso anche con i propri colleghi, riguardo a un aspetto centrale del sistema cranico: il movimento delle ossa craniche.

La disciplina dell'anatomia convenzionale insegna che le ossa craniche sono mobili solo nei neonati, essendo solidamente saldate nell'adulto. La controversia si è protratta fino ai tempio recenti.
All'inizio degli anni 70 il College of Osteopathic Medicine della Michigan State University, tentò di risolvere tale contrasto invitando un gruppo di ricercatori con l'obiettivo di produrre le prove o confutare i principi alla base delle tecniche di manipolazione. Il concetto fondamentale riguardava il movimento delle ossa craniche.

Studiando campioni freschi di ossa craniche, piuttosto che campioni conservati chimicamente, che erano stati precedentemente studiati da altri ricercatori, il gruppo della Michigan State University dimostrò la potenzialità del movimento delle ossa craniche. La microspia ottica ed elettronica dimostrarono l'esistenza, nel contesto delle suture craniche, di vasi sanguigni, fibre nervose, collagene e fibre elastiche. Non vi erano grandi evidenze di ossificazioni delle suture, cosa che impedirebbe il movimento delle ossa craniche in rapporto reciproco.

Ulteriori studi condotti dal gruppo della Michigan State University utilizzarono la trasmissione di onde radio di antenne fissate sulle superfici esposte di ossa craniche di primati adulti viventi. Ciò consentì di ottenere misure precise sulla frequenza e l'ampiezza del movimento delle ossa craniche.

Accertata l'esistenza del movimento delle ossa craniche, il passo successivo per il gruppo della Michigan fu di chiarire i meccanismi alla base di questo movimento. Fu q questo punto che il ruolo della dura madre e del liquido cerebro-spinale, furono accorpati in un modello integrato del sistema cranio-sacrale che fu chiamato "Pressurestat Model".

I risultati degli studi compiuti, influenzarono l'applicazione terapeutica delle tecniche craniche. La tecnica per valutare e trattare le membrane durali sono state elaborate soprattutto dal Dr. John Upledger, un membro della Michigan University.

E' questo ruolo centrale, svolto dalle membrane durali, nella diagnosi e nel trattamento del sistema cranio-sacrale che differenzia la terapia Craniosacrale, come viene insegnata presso l'Istituto Upledger da altre tecniche craniche. 

sabato 4 maggio 2013

Felice di...

In classifica sito Ciao a tutti! Sono felice di poter comunicare il riconoscimento di un altro award come sito di qualità :) Grazie a tutti quelli che mi seguono e commentano gli articoli! Se avete domande da farmi in merito a qualche cosa che vi disturba sia a livello fisico che energetico-spirituale, sarò felice di potervi dare dei consigli qui sotto. Scrivetemi pure nei commenti e vi risponderò al più presto ;)