mercoledì 29 febbraio 2012

Mandala

Mandala tibetano
 Questa parola, Mandala, è un termina Sanscrito che significa cerchio o centro.
Fin dall'antichità i mandala veniva usati per la guarigione, in svariate culture tanto in Occidente quanto in Oriente, dagli antichi sacerdoti sciamani, ma anche dai celtici druidi, dai buddisti tibetani, poi in Giappone, in India, dagli islamici.
Ci sono delle prove documentate che attestano l'utilizzo di questi disegni nel linguaggio della comunicazione scritta, fin dall'antico Egitto.
Monaci che si accingono a creare un Mandala
Questa sacra geometria dei mandala, rappresenta quindi un linguaggio universale, o mondiale, che ci consente di comprendere anche la saggezza dei nostri antichi avi, e tramite queste geometrie possiamo anche comunicare con loro o per loro mezzo, e riceverne i consigli e le energie attraverso il nostro spirito e i nostri sogni.
Ciò avviene attraverso il risveglio delle nostre memorie cellulari, conosciute in modo introspettivo e atavico dalle nostre anime, ancor prima della nostra nascita. Una volta risvegliate tali memorie attraverso l'uso dei mandala, possiamo utilizzare questa geometria sacra nella nostra vita attuale, per re-imparare in questa, lo scopo del nostro spirito, della nostra anima.
esempio di mandala
Può accadere quindi che, chi si accinge a disegnare un mandala, o a colorarlo, possa in un qualche modo rendersi conto del risveglio animico ed energetico che in esso avviene, in uno stato di contemplazione meditativa, può anche avere delle rivelazioni o delle intuizioni, o ancora, delle risposte a dei quesiti o dei problemi da risolvere.
mandala celtico


Prima di colorare un mandala è sempre bene tenere la mano sinistra leggermente sopra il foglio per alcuni secondi, chiudendo gli occhi e rimanendo in attesa. C'è chi in questi casi, sente energia, chi invece avverte un pensiero o una sensazione, un movimento... Ognuno ha la propria personale esperienza, come in tutte le tecniche energetiche di cui vi ho parlato fin'ora.


Cerchi nel grano
Sì è parlato anche dei famosi "cerchi nel grano" che si dice siano dei mega mandala creati da entità extra-terrestri, cioè non da umani, per capirci. C'è chi dice siano fatti da persone con delle tecniche molto spartane, con delle tavole che schiacciano a dovere le piante di mais, nei modi necessari per creare i disegni. Io penso che, chiunque sia a crearle, sono delle realizzazioni davvero belle ed interessanti, ecco qualche immagine:


Questa tecnica è molto utile per i bambini, per calmarli in situazioni di stress ed agitazione, per i bimbi autistici, iperattivi o con problemi di apprendimento. Possono essere colorati o anche creati, potete dare spazio alla vostra inventiva più folle, imparando dai bambini (che non fa mai male) e si può anche suggerire di creare un mandala con dei semplici sassi, o foglie, con quello che si trova al parco... 
Piccolo Mandala per bambini


vi ho dato qualche spunto, a voi il lavoro, ciao!!

martedì 28 febbraio 2012

Om Mantra


giovedì 23 febbraio 2012

Le campane Tibetane

Sono delle campane molto particolari, fatte di 7 metalli, ogni metallo fa vibrare un determinato chakra del corpo. Vengono usate per equilibrare l'energia del corpo e dei chakra, in modo da armonizzare i centri energetici fra di loro e portare a tutto il sistema mente-corpo maggior energia, consapevolezza, equilibrio, vita.
Durante le terapie tibetane vengono appoggiate al corpo in modo da far arrivare le vibrazioni della campana e far vibrare così anche l'anima nel corpo. 
A prima vista sembrano delle ciotole di metallo di diverse dimensioni, che riproducono suoni di diverse intensità, ma in realtà creano una forte armonia fra corpo e spirito e riproducono la struttura della calotta cranica, parte anatomica importante nella cultura sciamanica Bon, da cui proviene l'uso di questi singolari strumenti, destinati soprattutto alla meditazione.
Per molti risulta essere un'esperienza molto particolare, come se la mente si innalzasse e si confondesse con le vibrazioni delle campane, facendo un tutt'uno con la spirale di energia che si crea.
I sette metalli che costituiscono la campana corrispondono anche a sette pianeti: oro il Sole; argento la Luna; mercurio per Mercurio; rame per Venere; ferro per Marte; stagno per Giove e piombo per Saturno. 

Un valido strumento in musicoterapia, usate sempre più spesso anche in Occidente, donano l'opportunità di trovare strade alternative a meditazioni e tecniche di benessere, oltre al raggiungimento dell'armonia dell'uomo con quanto lo circonda.

mercoledì 22 febbraio 2012

Armonizzare yin e yang

Per cercare di stabilire un buon equilibrio fra il nostro lato maschile e quello femminile, ma anche fra la nostra emotività e la razionalità, è molto utile un tipo di respirazione detto "a narici alternate", che ha lo scopo di mettere in collegamento i due principi in modo che in ognuno non prevalga rispetto all'altro il senso di essere più maschile o più femminile. Diventa utile anche a tutte quelle persone che vogliono smettere di fumare, avendo così una possibilità in più di riuscita.




In una stanza comoda e ben areata, potete mettere un sottofondo musicale rilassante e da seduti, ponete la schiena più diritta possibile. Non fate questo esercizio se avete il raffreddore.Con gli occhi chiusi iniziate una respirazione calma e regolare, facendo una breve pausa dopo l'espirazione.Si inizia a respirare in modo alternato con la narice destra e poi con la sinistra, avendo cura di chiudere la narice non interessata, usando il pollice a l'anulare, a bisogno.Concentratevi sul respiro e sulla fine della colonna vertebrale, immaginate che la sua estremità si amplifichi e diventi sempre più calda. Osservate come l'energia del respiro si diffonda in tutto il corpo, portando benessere ed equilibrio al vostro Tao personale.


Buon lavoro :)

lunedì 20 febbraio 2012

Karma yoga

Al tempo del Buddha c'era un monaco Lam Chiung, era un uomo stupido, non sapeva nulla e non riusciva ad impara re niente. Molti maestri rifiutavano di impartirgli insegnamenti a causa della sua stupidità, trovando innumerevoli scuse.
Lam Chiung un giorno si disperò per questo e pianse a lungo, finchè gli si avvicinò il Buddha il quale gli diede un mantra da recitare mentre puliva le stanze del monastero "dul pong, tima pong", che significa "abbandono lo sporco e abbandono le negatività interiori". Ogni giorno il monaco puliva una stanza recitando questo mantra e piano piano nella sua mente arrivavano molti dubbi, molte domande e una di  queste era "cosa vuol dire abbandonare, perchè devo abbandonare?" 
Piano piano trovò la risposta ai suoi quesiti, e praticando l'abbandono egli divenne un monaco molto saggio.


Questa è una storia del Tibet che insegna un tipo di meditazione concentrativa, che si può fare ogni qualvolta si pulisce casa, viene detta pratica del Karma Yoga.
Si può anche immaginare di pulire la mente che rappresenta al casa, con uno straccio o una scopa che a loro volta rappresentano la saggezza, e ciò che si spazza via, tutto lo sporco, rappresenta le negatività interiori.

Potete praticare questo tipo di meditazione per purificare la stanza dove farete meditazione, rendendolo pulita e spegnendo eventuali fonti di rumore per renderla tranquilla. Con la schiena ben diritta, gli occhi socchiusi, le mani al livello dell'ombelico e le gambe incrociate, potete iniziare la meditazione, ricordandovi di recitare il mantra "dul pong, tima pong" e buon lavoro di purificazione :)

sabato 18 febbraio 2012

L'impermanenza



E' uno dei principi fondamentali del Buddismo. 
I principi fondamentali sono in tutto quattro:


  1. tutti i fenomeni sono impermanenti
  2. tutti i fenomeni contaminati generano sofferenza
  3. la natura di tutti i fenomeni è la vacuità
  4. fuori dalla sofferenza e quindi dal samsara c'è la pace
Il primo punto indaga sull'impermanenza di ogni fenomeno prodotto. Ciò significa che le cose, le situazioni, le persone, ovvero ogni cosa che noi percepiamo è impermanete.
Passiamo la vita a cercare qualcosa di migliore, qualcosa che ci dia certezza e stabilità e non ci rendiamo conto che ogni cosa è in continuo mutamento, perchè nulla è permanente.
I grandi disastri naturali, come i terremoti, le alluvioni, ci aiutano a comprendere profondamente questo fenomeno. Esse sono un grande insegnamento per noi ed è molto importante riflettere su tutto ciò.
Quotidianamente l'impermanenza si presenta sotto i nostri occhi e la sua comprensione non deve avvenire solo a livello razionale, ma deve toccare profondamente il nostro cuore poichè solo in quel caso, noi riusciremo a trasformare la nostra attitudine verso la nostra vita.
Nella comprensione profonda che tutto è impermanente e quindi ogni cosa si modifica, cambia e si trasforma, avremo meno il desiderio di attaccarci morbosamente alle cose. Se non comprendiamo profondamente questo concetto, ogni situazione vissuta genererà sofferenza perchè per abitudine mentale l'uomo pensa che ogni cosa durerà per sempre. Comprendendo tutto ciò invece, ridurremo in modo significativo la nostra sofferenza.
Viviamo nella sofferenza perchè non comprendiamo la vera natura dei fenomeni, la vacuità. Nel momento in cui capiremo che la vera natura dei fenomeni sia la vacuità, cioè povertà, scarsità, pochezza dei fenomeni. Quando capiremo ciò, allora tutto accadrà senza che che venga prodotta alcuna sofferenza.
Ma dove si trova la vera pace? Sicuramente non si trova nel samsara. Lo stato di pace si trova quando abbiamo annullato qualsiasi fenomeno che produca sofferenza. Abbandonare la sofferenza non vuol dire cambiare vita. 
Attraverso la meditazione piano piano la sofferenza viene abbandonata.
La meditazione è molto importante perchè ci allena continuamente all'abbandono della sofferenza.
Ci sono due tipi di meditazione, la meditazione analitica e la meditazione concentrativa.
La meditazione analitica seziona in modo molto profondo la realtà indagando la natura profonda dei fenomeni.
La meditazione concentrativa, implica la capacità di restare per un tempo variabile con la mente concentrata su un singolo punto.
La pratica dell'una o dell'altra meditazione dipende dalla scelta di ogni singolo individuo e dalle sue capacità.



Da un insegnamento del caro Lama Gheshe Thupten Tenzin 

aprile 2009

mercoledì 15 febbraio 2012

Meditazione sul chakra del cuore

In classifica
Il chakra del cuore è il nostro quarto chakra, o quarto centro energetico. Come avrete capito si riferisce, nel fisico, all'organo del cuore, ma riguarda anche i polmoni, i seni e il timo.
Meditare sul chakra del cuore è edificante e lascia un senso di liberà e di gioia, verso tutti gli esseri.
Parte cruciale del quarto chakra è la consapevolezza di diventare coscienti e conoscenti.


Per questa meditazione di base sul chakra del cuore raccomando sempre di preparare una stanza comoda e calda, di spegnere tutte le fonti di rumore che vi potrebbero disturbare e di attivare la vostra attenzione all'esercizio meditativo.


Mettetevi seduti come il Buddha, tenete la schiena ben diritta e prendete consapevolezza del vostro chakra del cuore. Iniziate a fare delle respirazioni in modo costretto in questo chakra, e mantene la vostra attenzione sul vostro essere dediti e generosi verso gli altri, con spirito di sacrificio.
Prendete consapevolezza della vostra abnegazione e meditate su questo.
Potete anche ripetere la seguente frase come un mantra, durante tutta la durata della meditazione (circa un quarto d'ora come inizio): "io sono legato a tutti gli esseri sensibili".


Questo tipo di meditazione alla lunga consente di aprire il vostro cuore, aumentare l'energia del chakra, vi farà sentire sempre più leggeri emotivamente ma anche fisicamente, lasciando andare via ogni stress.


Buona meditazione, a presto


Eva

lunedì 13 febbraio 2012

Cappuccetto Rosso e?

Nel far dormire il mio angioletto, un giorno mi sono trovata per la prima volta a raccontargli una favola. Purtroppo a memoria non ne so tante, la più famosa è quella di Cappuccetto Rosso e il Lupo, ma in tutta onestà non mi piaceva per niente inculcargli l'idea che il lupo fosse quello cattivo della favola. Perciò lì per lì mi sono inventata la storia, rivista secondo i miei termini di giustizia, ma probabilmente secondo anche i termini di giustizia di molte altre madri e padri, attenti al mondo della natura ed alla libertà di vita.

Quindi nella mia storia, Cappuccetto Rosso è una bella bimba, che, decide di portare della marmellata alla nonna. La mamma, apprensiva per tutto quello che sente dire in giro, raccomanda tanto a Cappuccetto Rosso di stare attenta e di non dare confidenza a nessuno lungo la strada del bosco.



CR, tutta abbellita dalla sua intramontabile mantellina rossa, si avvia, col cestino e la marmellata, verso la casa della nonna, che, guarda caso, sta al di là del bosco (in riferimento a ciò, chi mi segue, può anche scorgere un significato esoterico e gnostico).Lungo il tragitto, nel sentiero del bosco, incontra un lupo, un animale fantastico, grande, bianco e grigio, con degli occhi a mandorla e un pelo folto e lucente. CR lo avvicina, dapprima cercando di farsi annusare, stando ferma e mostrandogli la mano, il lupo, incuriosito, andando verso la bimba, china il muso in segno di rispetto e si fa tranquillamente accarezzare prima il dorso e poi anche il muso, appena un pò. Del resto il lupo è pur sempre un animale selvatico e segue le sue leggi, che bisogna rispettare.Insieme, CR e il lupo, si addentrano nel bosco, ma purtroppo lungo il sentiero si trovano ad incontrare un uomo, con un fucile, un cacciatore....Il lupo si accorge dell'avvicinarsi dell'uomo e si avvicina a CR per difenderla, si mette fra lei e l'uomo in modo da proteggerla, così l'uomo cattivo scappa via e li lascia andare.Arrivati finalmente alla casa della nonna, CR e il lupo, bussano alla sua porta. La nonna tutta contenta apre la porta e accoglie a braccia aperte la nipotina, che le fa conoscere il suo nuovo amico lupo.CR prende dal cestino la marmellata e nel frattempo la nonna si avvia verso la stufa, da dove tira fuori un bel pezzo di pane caldo, assieme lo tagliano a fettine e ci spalmano su la marmellata per fare una buona merenda, con del latte caldo, che si apprestano a far bere anche al caro lupo.

Ecco la mia versione di Cappuccetto Rosso e il Lupo. La trovo più corretta, se non altro per l'educazione che voglio dare a mio figlio :)) e se volete, care mamme e papà, potete prendere spunto e dare via alla vostra fantasia di genitori!

Eva

sabato 11 febbraio 2012

Omphalos, il Terzo Chakra

In classifica sito



Carissimi,


eccomi a raccontarvi ancora un pò di chakra, e questa volta ho il piacere di scrivervi alcune informazioni sul terzo chakra. Centro energetico molto importante, specialmente ai giorni nostri.
Fulcro dell'elaborazione dei nostri sentimenti, di come ci poniamo nei confronti della gente e della società. 
Di questo argomento ci sarebbe da parlare per un libro intero, vi esorto quindi a seguirmi nel sito, per leggere molte interessanti informazioni su questo centro energetico così importante.
E' il chakra del plesso solare, il centro per eccellenza della nostra energia e vitalità. Non a caso, quando si parla di questo posto nel nostro corpo, si dice "il punto vita" che guardacaso è proprio fissato al livello dell'omphalos, dal greco ombelico. In antichità si diceva che questo centro fosse in collegamento con 72.000 nervi che a loro volta si dividono in altre 72.000 diramazioni che formano il sistema nervoso simpatico, il cui centro è il plesso solare.
E' il centro energetico preposto a guidare le nostre emozioni e ad esprimere le energie del nostro Io. Attraverso questo centro energetico mettiamo in mostra la nostra personalità e ci facciamo rispettare nella società. E' un argomento a me caro, perchè anche con i bambini, mi sono impegnata a far capire loro quanto sia importante capire che tutte le persone sono uguali, con gli stessi diritti e doveri, come lo erano i Cavalieri attorno alla Tavola Rotonda di Re Artù.
Mi piace ricordare questa immagine, assieme al triangolo equilatero che è l'immagine archetipa del chakra, perchè è molto importante che le persone capiscano quale sia il loro posto nel mondo e che possano, in esso, manifestare la giusta aggressività in modo positivo, e manifestare la loro vera personalità, senza la paura di soccombere, in questa società così schiacciante, dove molto spesso dobbiamo essere dei guerrieri e attivare l'energia del nostro terzo centro.
Anche con i bambini ho battuto spesso il tasto del "farsi intendere" per debellare il sistematico bullismo, argomento sconveniente, di cui purtroppo si è sentito parlare recentemente fin troppo spesso.
Con lo sviluppo del terzo chakra si impara a dire di NO. Quante volte non ne siamo capaci? Quante volte ci facciamo sottomettere dalle persone, dalle situazioni, dalla società?
Avere il centro dell'ombelico energeticamente attivo significa anche godere di un sano senso di sè nel mondo, di libertà e di affermazione.
Molto forte è anche il tema dell'elaborazione dei sentimenti. A livello fisico il chakra tratta tutti gli organi preposti alla digestione: lo stomaco, il fegato, il pancreas, l'intestino tenue. quindi tutti i problemi come il bruciore di stomaco, i problemi di digestione, l'ulcera gastrica, le malattie del fegato, i dolori alla cistifellea, sono tutti riconducibili ad uno scorretto funzionamento di questo centro energetico.
Anche le esperienze vanno digerite, così come si digeriscono gli alimenti. Ecco perchè può capitare che una situazione mal digerita, per l'appunto, o non ancora assimilata, provochi un blocco al terzo chakra con il conseguente calo di energia agli organi corrispondenti, che, alla lunga, si possono anche infiammare o ammalare. Diventa perciò molto importante eseguire gli esercizi sui chakra, per mantenere corretto il livello di energia all'apparato corrispondete ed evitare così spiacevoli inconvenienti.
Molto importante al riguardo del terzo chakra sono gli esercizi di respirazione, di cui potete trovare spiegazione nel sito in cui scrivo.
Per regolare il chakra dell'ombelico, può essere utile l'utilizzo di lenzuola di color giallo-arancione oppure di biancheria di una tonalità di un bel giallo acceso, o ancora potete ascoltare musica simile al Carmina Burana, oppure meditare davanti ad una candela accesa.


Potete anche cimentarvi in questo breve ma efficace esercizio di bio-musica che mi è stato insegnato dal Prof. Mario Corradini, famoso per il suo sistema di Musicoterapia: il vulcano dell'ombelico.
Utilizzando la sonorità dello "HEY" potete disporvi in piedi, a gambe divaricate e leggermente flesse. Con la schiena diritta e i pugni chiusi posti davanti all'ombelico, si esegue una inspirazione portando contemporaneamente i pugni allo stello livello delle spalle. 
Ora con grande forza interiore e slancio, si espira pronunciando HEY ad alta voce e portando i pugni nuovamente al centro del corpo, davanti all'omeblico, indurento i muscoli addominali. 
La serie va ripetuta per una ventina di volte al minuto, per al massimo tre minuti. 
Potrete sentirvi come dei veri e propri guerrieri pronti per affrontare un'altra dura giornata nella giungla cittadina ;)


Eva :)

giovedì 2 febbraio 2012

Il centro del corpo

Vi è mai capitato di dire: "mi sento s-centrato, sono fuori di me"? Come se si avvertisse una sensazione di distaccamento dal corpo, come se non fossimo più noi stessi, e la mente se ne andasse per i fatti suoi senza seguire il corpo? Oppure ancora una sensazione di costrizione nel corpo, tanto da non riuscire più a ragionare?

In questi casi, sarebbe buona cosa eseguire una semplice ma efficace meditazione sul terzo chakra, detta del centro del corpo. Molto utile per far ritrovare il vero senso del nostro centro e in disequilibrio psicofisico. Con questo esercizio ci si concentra sul sentire quali siano le condizioni del centro del nostro corpo. a ognuno il proprio responso.


In una stanza ben areata, calda e comoda, senza rumori disturbanti, ci si può mettere seduti comodamente su una coperta oppure anche su una sedia, tenendo la schiena ben diritta. Chiudendo gli occhi, si mantiene la concentrazione in modo fisso sul terzo chakra. Se si ha difficoltà ad individuarne fisicamente la posizione, si può iniziare a fare la respirazione costretta, tecnica di cui ho parlato più volte, utile ad aumentare l'energia del terzo chakra.Una volta presa piena coscienza e consapevolezza del proprio terzo chakra, ci si auto-chiarisce sul fatto che proprio lì risiede il centro del nostro corpo.Bisogna avvertire la presenza del proprio corpo, la sua pesantezza, la sua fisicità e porsi in uno stato mentale di avvicinamento all'immagine di una montagna, ancor meglio sarebbe riuscire a sentirsi come una montagna.

La durata dell'esercizio è di circa un quarto d'ora, buona cosa è prendere consapevolezza di ciò che cambia dentro di noi e attorno a noi, una volta eseguito l'esercizio, che può essere svolto anche tutte le mattine.

Buon lavoro :)

mercoledì 1 febbraio 2012

Laringite e non solo - Olii essenziali

Per parlare di cosa si può usare nell'equilibrio del quarto chakra e visto il periodo invernale, ho pensato fosse utile scrivervi dei consigli e dei piccoli rimedi naturali della tradizione olistica che si possono adottare per far fronte alle affezioni che l'apparato respiratorio (apparato equilibrato dal quarto chakra) potrebbe incorrere in queste giornate dette "della merla", per antonomasia le più fredde dell'anno.

Innanzitutto bisogna stare attenti agli sbalzi di calore, quindi non tenere il riscaldamento a palla in auto e poi uscire alla temperatura glaciale, magari senza ripari alla gola.
Inoltre, ad esempio in caso di laringite, che è una infiammazione delle corde vocali (quindi sfociamo anche nel quinto chakra) che si manifesta anche con tosse o addirittura afonia, ci viene in auto l'Aromaterapia, tecnica che, tramite l'uso di olii essenziali, può alleviare infiammazioni dell'apparato respiratorio. Raccomando sempre l'utilizzo di olii essenziali biologici  o almeno di uso alimentare. Per la Laringite, dunque, si possono fare delle inalazioni 2-3 volte al giorno con i seguenti ingredienti:

2 gt di melaleuca alternifolia (tea tree)
2 gt di eucalyptus globolus (aucalipto)
2 gt di santalum album (sandalo)

Ricordo che per tutte le voci alle quali non trovate spiegazioni o link in questo articolo, potete digitarle nel riquadro in alto a destra della pagina: "Search".
Inoltre leggete sempre la pagina delle "AVVERTENZE" nella home del sito.
Potete inoltre prendere nota che l'eucalipto non va mai somministrato in luoghi dove ci possano essere dei bimbi di età inferiore ai 3 anni, perchè risulterebbe tossico.
Inoltre, sempre per i bambini, tutte le dosi consigliate vanno dimezzate.

Gli olii essenziali sono molto utili per le problematiche degli apparati respiratori, anche per quelle che non centrano con i "malanni invernali"  come può essere ad esempio la Rinite Allergica, di solito causata da polline, polvere o altro. In questo caso, per favorire la respirazione, si possono vaporizzare o  annusare in un panno i seguenti olii essenziali:

2 gt di mentha piperita (menta piperita)
2 gt di lavandula angustifolia (lavanda)



buona pronta guarigione!