venerdì 31 agosto 2012

Bambini 18 mesi giochi e pioggia - fai da te delux




Ed eccoci di nuovo alle porte del prossimo autunno, con grande gioia oggi posso affermare essere 21,5 gradi, aria fresca!! Questa estate (2012) mi stava davvero stretta, e ora, tutto gira: l'orologio al polso, gli anelli, sembro più magra di 3 chili come minimo, e con le maniche corte finalmente ho freddo!!!

Però, c'è un però, le giornate stanno per accorciarsi, e se piove, che giochi fare in casa con i più piccoli?
Ho iniziato oggi la stagione del "fai da te delux" con i giochi super riciclosi, facili e divertenti.


Ecco l'occorrente:
carta stagnola
vecchia scatola delle uova
fantasia







  • Prendete una vecchia scatola delle uova, pulitela, apritela.
  • Prendete il rotolo della carta stagnola, o se volete fare i super riciclosi, usate la stagnola che non vi serve più per ricoprire eventuali vivande e che vi avanza
  • Srotolate la carta per circa 40 o 50 cm e datene un foglio al vostro bimbo.
  • Un foglio prendetelo voi e iniziate a fargli vedere come accartocciarlo, si divertirà tantissimo dapprima a farlo solo roteare in aria, sentendo quel bel rumore strano mai sentito prima!!
  • Fate assieme 6 ovetti di alluminio, poi il suo gioco sarà quello di metterli nel posto giusto.

Ogni uovo al suo posto. La parte difficile, per lui, sarà quella di capire, a scatola aperta, da quale lato andranno messe le uova, poichè il coperchio e la base del recipiente sono molto simili, ma non uguali!

Poi assieme potete contarli, dal numero 1 al numero 6 e viceversa, potete giocare al cucù e nascondere le uova in giro per la casa, per poi fargliele riporre nella scatola, potete nasconderle anche dentro ai suoi vestitini...

Insomma l'ingrediente fantasia è molto personale e illimitato! Sarà un ottimo passatempo da fare mentre l'acqua bolle e si cucina la pasta, e una volta finito il pranzo sarà ancor più divertente riscoprire il gioco appena usato con una maggiore velocità d'azione e una maggior componente di fantasia, buon divertimento!!!


giovedì 30 agosto 2012

Cristalloterapia - processo litogenetico terziario

In classifica
Fanno parte di questo processo, tutti quei nuovi minerali che si vengono a creare da determinati fattori interni, che possono essere la pressione o il calore, e trasformano il vecchio materiale in nuovo.
Allo stesso modo, la cristalloterapia rispecchia questo sistema nella vita di tutti i giorni. Nel momento in cui, per determinati fattori della vita, ci troviamo a dover cambiare qualcosa, ovvero quando per determinati fattori, arriva un punto di rottura o di crisi o di svolta, che ci fa trasformare, e quindi evolvere in qualcos'altro, allora, per essere aiutati, possiamo far ricorso a questo tipo di rocce.

In questi momenti diamo un nuovo corso alla nostra vita, cominciamo ad analizzare a e riflettere su ciò che siamo, su cosa facciamo. Con nuovi riassetti, lasciamo andare tutto ciò che appesantisce la nostra ascesa o il nostro cammino, e diamo nuova energia a tutte quelle attività e decisioni che ci permettono di evolvere.
In cristalloterapia, dunque, nel momento in cui una persona sente la necessità di dover fare il salto di qualità, il cambiamento, la metamorfosi, ma non riesce, ecco ci vengono in aiuto questo tipo di rocce. Le rocce metamorfiche del terzo ciclo litogenetico, ci permettono di superare le paure che ci creano stasi in queste fasi, oppure sono utili anche per toglierci da una fase di stallo dalla quale, probabilmente, da soli non riusciremmo ad emergere.
Anche nelle situazioni in cui, nonostante il bisogno impellente di cambiamento, non riusciamo a dirigerci verso tale scelta, perchè, ad esempio, proviamo una particolare ansia per tutto quello che potrebbe comportare tale cambiamento, per il "dopo la scelta", in questo caso, dicevo, possono essere utili le rocce metamorfiche e tutti i minerali terziari.

Importante dunque, portare con sè un minerale appartenente a questo gruppo o camminare su zone venutesi a creare in questo particolare periodo, per poter favorire il superamento di tutte quelle malattie generate da conflitti interiori, creati da stati psicologici legati alla paura o all'ansia per il cambiamento.

Tipiche rocce metamorfiche possono essere: lo gneis, il mecascisto, la fillade, l'anfibolite, la serpentina, la cornubianite e il più famoso il marmo.
Per tutte le massaie che hanno a che fare magari anche tutti i giorni con un piano in marmo nella loro cucina, avranno già sperimentato, magari all'acquisto, un cambiamento in loro in tal senso.
Per chi volesse si può anche tenere in tasca un pezzetto di marmo, una scheggia o si trovano in giro anche delle palline di marmo, talune sono dei soprammobili.

Per chi volesse, invece, approfondire questo sistema "terapeutico" passeggiando in zone sopra menzionate, dovrà andare al proprio comune di residenza (uff. topografico o geologico) e richiedere una carta geologica o petrografica della sua zona o limitrofe, per capire ad esempio se il suo sottosuolo sia caratterizzato da gneis, piuttosto che da uno strato di fillade.

Buona ricerca!

giovedì 23 agosto 2012

Commenti

Molto interessante e complimenti

è questo il commento che ho ricevuto in merito al post della Cristalloterapia, da una persona anonima che ringrazio molto. Non capisco come mai Blogger non lo pubblichi, nonostante il mio consenso, perciò ci ho pensato io ;)

grazie ancora a chi è stato, ciao!

Eva

sabato 11 agosto 2012

Cristalloterapia - il processo litogenetico secondario

In classificaIn Cristalloterapia, oltre all'utilizzo delle pietre, è molto importante capire anche da dove si siano create tali pietre, di cosa siano costituite, di che colore siano e molti altri aspetti, che alle volte non vengono spiegati o conosciuti.
Ho già parlato qui del processo litogenetico appartenente alle rocce magmatiche e ai minerali primari, ora invece vorrei spiegare l'importanza di capire quali effetti abbiano sull'uomo le rocce sedimentarie e i minerali secondari.

Così come questo tipo di roccia è influenzato dall'ambiente che lo circonda e creato dalle spinte di determinati fattori ambientali, allo stesso modo, le persone che abitano, o hanno l'occasione di passeggiare in ambienti dove il sottosuolo è caratterizzato da questa tipologia minerale, o per tutti coloro che intendano portare con sè una pietra appartente a questo processo, possono subirne tali influenze.

La corrispondenza non è più con i primi mesi di vita di un individuo, ma si tratta dei primi anni di infanzia, quando il bambino riceve una serie di influenze dettate dal mondo esterno. Accade che tali influenze possono promuovere la nostra crescita in maniera giusta e positiva, altre invece possono creare dei modelli di riferimento sbagliati, che possono anche condizionare totalmente la vita futura di bambino prima e di adulto poi.

In caso si siano verificati in passato tali conflitti, cosa che di solito tende a ripetersi a ridondanza anche nella vita adulta, per una serie di situazioni e di ragioni molto spesso dettate da sistemi di ragionamento sbagliati o da collegamenti mentali psicologicamente errati, in questi casi, dicevo, le rocce sedimentarie e i minerali secondari, possono avere un alto potere terapeutico. Secondo la Cristalloterapia, aiutano a diventare consapevoli e consci di determinate convinzioni errate o associate ad eventi dolorosi, riuscendo alle volte a farle superare e ragionare e nel contempo la persona, riesce ad osservare i nuovi eventi con un nuovo sistema di collegamenti mentali, le tensioni tendono ad allentarsi sempre più, facendo nascere uno nuovo stato di armonia, molto profondo.

Tipiche rocce di tipo sedimentario possono essere: il gesso, il calcare, l'argilla, l'arenaria, la breccia, tutti i conglomerati, la dolomite. A tutti coloro che volessero sperimentare la cristalloterapia in questo senso e vivere un cambiamento di questo tipo, consiglio di indossare tali tipi di pietre e di rocce grezze, o di passeggiare in ambienti creati all'epoca del secondo processo litogenetico.
Abbiamo in Italia molti bellissimi esempi di rocce dolomitiche, anche patrimonio dell'Unesco dal 2009, le Tre Pale di San Martino, presso le Dolomiti di Feltre, possono creare in tutti coloro che vi soggiornano un vero lavoro terapeutico, per tutti gli altri, un pò di gesso in tasca o un bell'esemplare di Rosa del Deserto da ammirare in casa :).

venerdì 10 agosto 2012

Capelli alla Vidal, ma non solo

Vidal Sassoon e Mary Quant
Sfogliando il giornale mi sono accorta che il taglio che mi piaceva davvero tanto, era un cult di Vidal Sassoon, si può definire l'Hair Stilist degli anni '60-'70 che ebbe un sacco di idee innovative in quanto a tagli e nuovi stili precursori nell'ambiente della moda del capello. Ho visto la foto di un taglio che fece a Mary Quant, una ragazza bellissima che nella foto di adesso è ancora più bella, e con l'aiuto della "Vidal di Cà Trenta" una Parrucchiera alla quale mi rivolgo sempre, ho avuto un taglio che non ha davvero nulla da invidiare ai tagli di Vidal.
Devo dire che, rispetto all'idea iniziale c'è stato un piccolo dirottamento, però a mio favore, in quanto il taglio così com'era in foto, al mio volto non si addiceva, e quindi me l'ha addirittura migliorato. Ho letto tutta la storia di questo Hair Stilist mentre stavo facendo la tinta, ignara del fatto che il taglio che stavo per fare fosse davvero cool!! E in effetti mi piaccio un sacco!! Un pò di autostima non guasta ;)

Quindi, volevo dare un saluto a questo famoso "tagliatore di teste". Ho letto che le preghiere rivolte ai defunti li aiutino nel loro cammino verso La Luce, verso Dio, sia per coloro che devono passare il Purgatorio, sia per coloro che sono già in Paradiso, poichè, secondo quanto detto da Maria Simma di cui ho parlato anche qui, a lei hanno detto le anime che anche in Paradiso ci sono diversi "gradi" da oltrepassare.
Quindi, esorto tutti quanti abbiano avuto un lutto, in famiglia o non, di pregare molto per queste anime, perchè un domani potrebbe servire anche a noi un pò di aiuto, ma anche perchè è pur sempre un'attività edificante poter aiutare qualcuno anche dopo la loro dipartita.

Son passata dai capelli alle preghiere, anche in questo ci sarà un perchè, ciao a tutti!!

giovedì 9 agosto 2012

Cristalloterapia - come scegliere la pietra adatta a te

In classificaIn Cristalloterapia, le pietre vengono utilizzate per dare nuova energia alla persona che le indossi. Infatti, si dice che le pietre godano di una propria aura carica di informazioni, che sono diverse in base al tipo di cristallo di cui è composta, in base al momento in cui si è creata o modificata, in base ai minerali che si trovano al suo interno, in base anche al suo colore e ad altri sistemi.

Secondo Michael Gienger, studioso tedesco, fondatore della Cristalloterapia, le pietre possono essere distinte in diversi sistemi cristallini, che rispecchiano altrettante tipologie, ovvero modi di essere, o caratteri delle persone.

In oltre, lui sostiene che, in base alla tipologia di terreno in cui viviamo, siamo direttamente connessi a tale tipologia, in modo così forte, da veder rispecchiate nelle nostre vite e modi di fare, le caratteristiche di tali terreni.
In base ai processi litogenetici ai quali la roccia sopra cui passeggiamo, si è formata, ci può dare determinate informazioni e condizionare a tal punto da diventare delle vere e proprie "vie terapeutiche". Mi spiego meglio: le rocce e in generale i minerali che compongono il sottosuolo, possono essere stati creati nel periodo primario, per le rocce magmatiche; nel processo secondario, per le rocce sedimentarie; nel processo terziario, per le rocce metamorfiche.

In cristalloterapia, ognuna di queste fasi, ha dato la possibilità di una nascita diversa alla pietra, in base a quando si è formata e un imprinting differente, in base appunto al sistema di cristallo al quale essa appartiene.

Succede quindi, che una casa edificata in un terreno appartenente al processo litogenetico primario, possa dare alle persone che vi abitino, un influsso relativo al tipo di informazione assorbita da tale roccia, cioè di apprendimento. La roccia appena formata, magmatica, è una roccia che si sta formando e che deve apprendere tutto ciò che le sta attorno. Una quantità di informazioni talmente alta e veloce, che in essa resterà questo "sistema" questo "modo di essere" una pietra in apprendimento continuo. Proprio come lo è un bimbo appena nato, che si trova in un mondo nuovo e che nel giro di un anno di vita, apprende un numero di informazioni altissimo, il più vasto e così elevato come non lo sarà mai, così diversificato e ampio.

Le persone che si trovano a vivere in un ambiente, dove il sottosuolo, ha questo tipo di caratteristica, sono delle persone che scopriranno, con un minimo di attenzione, di ricevere nella vita di tutti i giorni questo modo di essere: aperti all'apprendimento. A livello terapeutico, quindi, si dice che in Cristalloterapia, chi volesse ampliare il proprio bisogno di cambiamento, il proprio processo di crescita, dovrebbe edificare la sua casa, su questo tipo di roccia, o andare in vacanza in questi luoghi, o passeggiare per quelle montagne. Secondo il precursore della cristalloterapia, i primi sentori si possono notare dal terzo giorno, momento in cui le persone, anche secondo le guide alpine, divengono meno attente all'esterno, e più attente al loro microcosmo, al loro interno. Questo può anche voler dire poca attenzione, il che in montagna, si sa è molto pericoloso, quindi per tutte le persone che volessero cimentarsi in questa bellissima occasione terapeutica, li esorto ad avere molta attenzione soprattutto dal terzo giorno di cammino.

Le rocce prodotte dal processo primario sono sia rocce plutoniche come il granito, la sienite, la diorite e il gabbro, sia quelle vulcaniche come la riolite, la trachite, il basalto, la fonolite, ed il tufo vulcanico. Troviamo ad esempio rocce granitiche sul Monte Bianco in Italia, e in effetti devo dire di aver avuto non pochi momenti di vero apprendimento di me e di me nel mondo quando mi sono recata in quella magnifica zona della Val Veny e della Val Ferret. Tanto illuminanti da capire cosa davvero volevo dalla vita, e da portarmi a dei cambiamenti importanti. Infatti questa catena montuosa ha in sè anche rocce metamorfiche, che hanno il compito, in cristalloterapia, di aiutare nei cambiamenti e nelle trasformazioni. Dopo, infatti, c'è stata la decisione del matrimonio, ancor prima di ritornare a casa ;) !

http://www.fossili.it/articologeologiaemineralidelmontebianco.html

Vi spiegherò gli altri tipi di sistemi litogenetici nei prossimi web-incontri, stay tuned!


venerdì 3 agosto 2012

Cristalloterapia - La Pietra di Luna


Articolo tutto al femminile, che però può stimolare anche la curiosità maschile.

Questa pietra fa parte del lato yin dell’energia, quella detta femminile. In Cristalloterapia, questa pietra ha delle caratteristiche note fin dall’antichità e può essere indossata come un vero e proprio amuleto per: accrescere il potere femminile, per far emergere qualità creative, per aumentare la pazienza, la diplomazia e il compromesso.

Veniva usata anche per proteggere la gravidanza e per rendere le donne più fertili, utile per regolarizzare il ciclo, e per contrastare i problemi urogenitali. In oltre aiuta nell’elaborazione della consapevolezza e dell’introspezione, favorendo la riflessività. A livello mentale aiuta nell’accettazione della propria parte femminile nell’uomo, e nei conflitti con la madre.

Veniamo ora alle note tecniche: è una pietra appartenente al processo litogenetico primario, di tipo monoclino, fa parte della famiglia dei feldspati e la sua composizione chimica è: K[AlSi3O8] + Na, Fe, Ba i suoi colori, a causa della struttura interna lamellare, sono cangianti e passano dal bluastro al bianco, poiché rifrange la luce. La cristalloterapia si avvale dell’utilizzo delle pietre perché hanno la capacità di donare la propria luce, e attraverso la loro aura, entrano in comunicazione con l’aura della persona che le porta, rigorosamente a contatto con la pelle.

Ogni pietra ha la sua storia. In base al periodo in cui è stata formata e in base alla struttura cristallina alla quale appartiene, si può capire anche a quale tipo di persona può essere consigliata, poiché, secondo quanto sostenuto da Michael Gienger, famoso studioso tedesco, insegnante e ricercatore nel campo della cristalloterapia, ci sono diversi tipi di stili di vita, che rispecchiano le diverse tipologia cristalline delle pietre. Queste ultime possono essere utilizzate secondo il sistema omeopatico, secondo cui “il simile guarisce il simile” per cui, una volta individuato il proprio stile di vita, si può, attraverso l’utilizzo della pietra relativa, aumentarne i pregi e ridurne i difetti.

La Pietra di Luna, abbiamo detto, appartiene allo stile monoclino, dal greco ‘mono’, unico; ‘klino’, inclinazione. Cioè questa pietra ha una struttura interna basata sulla forma del parallelogramma, che ha un unico angolo. Le persone che appartengono a questo stile di vita, sono delle persone che hanno nella loro vita alti e bassi, vivono una continua oscillazione degli stati d’animo. E’ una persona che non organizza nulla, ne progetti né appuntamenti, malvolentieri si lega ad impegni inderogabili. Così finisce con l’essere considerato imprevedibile e poco affidabile. Molto suscettibile alle critiche altrui, sia positive che negative. L’incostanza è , alla fine, ciò che gli crea maggiormente dei problemi. Nel caso in cui non riuscisse ad essere sicuro di sé, diventerebbe incerto nelle decisioni, facendosi così convincere dagli altri, cedendo sempre il terreno. Questo creerebbe in lui, un senso di rassegnazione, che potrebbe renderlo incapace di agire, con la conseguente nascita di sfiducia in se stesso. Dovrà perciò, con l’aiuto della pietra, aprirsi agli amici e permettersi un po’ alla volta, di affrontare apertamente le situazioni, aumentando la stima in se stesso e la propria serenità interiore. Riprenderà coscienza e piena consapevolezza del fatto che l’agire permette di ottenere esperienza, la quale permette l’agire in modo più sicuro e senza tentennamenti. Ecco perciò che l’utilizzo della pietra come cristalloterapia, può cambiare radicalmente la vita di un individuo, ancor più se tale pietra viene “caricata” energeticamente da un Master Reiki esperto.



A questo stile cristallino appartengono anche: l’azzurrite, la nefrite, la kunzite, la lepidolite, la malachite, l’epidoto e la giada. Descriverò prossimamente gli altri sette stili di vita con i relativi sistemi di accoppiamento alle relative tipologie cristalline alle quali le pietre fanno parte, seguitemi!

giovedì 2 agosto 2012

La spada e l'anima

Ho pensato di approfondire i dolori di Maria, e mi sono detta: ci deve essere qualcun altro che, come me, non si ricordi bene di cosa trattasse la "rivelazione di Simeone a Maria Madre di Gesù", così ho fatto qualche ricerca e mi sono imbattuta nel Nunc Dimittis, ovvero l'ultimo degli inni che si leggono nel Vangelo di Luca.

Simeone, era un uomo che aveva ricevuto un messaggio dallo Spirito Santo il quale gli disse che non sarebbe morto finchè non avrebbe incontrato il Messia del Signore, cioè Gesù. Fu allora che, decise di andare al Tempio, dove allo stesso tempo Maria e Giuseppe stavano portando Gesù, e lì lo vide e disse a Maria:


Ecco il dolore di Maria, la spada che le trafiggerà l'anima, e quale madre, che perdesse il proprio figlio, non accadrebbe di sentirsi una spada conficcata nel cuore?
Ecco qual'è il 1° dolore di Maria madre di Gesù sul quale si può meditare e recitare un'Ave Maria.
Ma penso, la si possa anche recitare per il dolore di tutte quelle madri che hanno perso il proprio figlio o figlia.