mercoledì 4 gennaio 2012

Esercizi per i chakra - meditazioni

Come avete avuto modo di leggere nei miei ultimi post, ho spiegato dell'importanza che si attribuisce all'esecuzione di esercizi sia fisici che respiratori, necessari allo sblocco e riequilibrio dell'energia del corpo e dei centri energetici.
Per lavorare sui chakra superiori, il sesto detto anche chakra del terzo occhio e il settimo, il chakra della spiritualità, risultano essere molto importanti gli esercizi di meditazione e consapevolezza.
Lo scopo della meditazione, ma anche degli esercizi di consapevolezza, è quello di mantenere costanti l'attenzione e la concentrazione, che normalmente sono rivolte ad un punto preciso.
l'obiettivo principale è quello di riuscire ad osservare i suoi pensieri, senza giudicarli, ma soprattutto senza identificarsi con essi.
Per fare ciò si possono seguire due sistemi: uno è quello di permettere ai propri pensieri di entrare, senza fermarli né giudicarli; l'altro è quello di concentrarsi su di un oggetto neutro, senza mai distogliere la concentrazione da esso.


Durante una meditazione è importante dunque lasciar andare i pensieri e le sensazioni, ma proprio perchè lo si dovrebbe fare, il più delle volte si viene bloccati in questa sfera e turbinio di pensieri e sensazioni. E' utile in questi casi usare la tecnica dei Tibetani che non si identificano con i pensieri perchè li considerano  delle mere illusioni della mente.
Un altro metodo è quello di tenere un diario quotidiano, dove vengono annotate le sensazioni e i pensieri che affiorano durante la meditazione, che poi dovrebbero essere ragionate e rielaborate, visualizzando la situazione vissuta in meditazione, utilizzando le respirazioni.
Buon sistema è quello di auto concedersi una tregua, dicendo a noi stessi che quegli episodi sono ormai passati e non fanno più parte di noi, cercando di lasciar andare l'energia della situazione passata ad ogni espirazione.
Il lavoro della meditazione è un lavoro molto lungo che però dona la libertà dalle situazioni passate e dalle energie stagnanti dentro di voi. Sarà possibile notare, dopo circa sei mesi, un miglioramento nella tecnica meditativa, durante la quale i pensieri e le sensazioni di disturbo saranno sempre minori e meno intensi.


La via più breve per fare questo però, rimane la seconda tecnica, che però non permette al soggetto di imparare a conoscersi così a fondo, come invece avviene con il sistema appena spiegato.
Dal momento che una persona può concentrare le sue attenzioni su di un oggetto solamente alla volta, con il secondo sistema, avviene che, ogni volta che emergono dei pensieri o delle sensazioni disturbanti durante la meditazione, ci si dovrebbe concentrare immediatamente su un oggetto e lasciare passare in secondo piano tutti i pensieri emergenti.
L'oggetto sul quale focalizzare al propria attenzione potrebbe essere una candela accesa davanti a se stessi. In questo modo sarà facile riportare l'attenzione alla luce della candela accesa, prendendo velocemente appunti sui pensieri emergenti, e ritornando quindi subito all'oggetto della meditazione. 
Potete anche utilizzare un'immagine a voi cara, o una frase che abbia per voi un forte significato, l'importante è che qualsiasi sia l'oggetto della meditazione, ci si sforzi con tutte le proprie forze di concentrarsi su di esso e su nient'altro. Si può anche meditare su una parte del nostro corpo, respirando in quella parte e rivolgendole tutta l'attenzione possibile. La chiave sta nel respirare con consapevolezza.


Si può iniziare dall'esercizio di consapevolezza sull'osservazione di sé. E' un esercizio molto veloce, che dovrebbe essere fatto almeno tre volte al giorno in degli orari che voi stabilite, potrebbe essere al mattino, appena prima di mangiare in pausa pranzo, alla sera prima di cena. Ricordo che gli esercizi sui chakra dovrebbero essere fatti sempre a stomaco vuoto.
Decisi gli orari, l'ercizio si svolge eseguendo 5 respirazioni nel modo più consapevole possibile, in modo da accogliere le propri pensieri e le sensazioni del corpo in modo consapevole, sentendo le enrgie dei chakra in modo chiaro per la durata di cinque respiri. 
Questo è un piccolo esercizio propedeutico agli altri esercizi di meditazione e di consapevolezza che tratterò chakra per chakra. E' importante tenere in considerazione il fatto che il respiro e i pensieri sono strettamente legati fra loro, quindi sarà facile utilizzare il sistema della liberazione dai pensieri incalzanti utilizzando l'espirazione. Durante la meditazione è importante riuscire a tenere a bada i pensieri le immagini e le sensazioni che si formano a livello mentale, in modo da debellare lo stress da loro provocato. 
Si parla spesso di stress nel nostro presente, lo stress è spesso generato dal continuo formarsi di pensieri nella mente, che non si ferma mai. Fermare questo flusso continuo di sensazioni e pensieri, di immagini, e cercare di staccarsi da loro non identificandosi più con essi, ci libera dallo stress mentale. Saremo quindi molto più concentrati, precisi, consapevoli, presenti, sicuri di noi stessi, staremo meglio a livello energetico e mentale, e ovviamente a livello fisico.




Il punto focale sul quale concentrarsi durante la meditazione, normalmente è lo spazio di tempo tra un pensiero e l'altro. Questo tempo è detto pausa, o bardo nella cultura orientale, oppure eternità nella nostra cultura occidentale. La tecnica diviene tanto più raffinata quanto più si riesce ad allungare il tempo fra l'arrivo di un pensiero e l'altro, cioè durante l'eternità.

Nessun commento: