venerdì 20 gennaio 2012

L'accettazione

Vi propongo un antico esercizio tibetano, molto attuale per il lavoro sui chakra, e in particolar modo sul chakra dell'ombelico, il nostro terzo centro energetico.

E' un esercizio di respirazione, che può diventare anche terapeutico. Per la sua particolare profondità, in ogni caso, rimando coloro che si sentiranno sopraffatti dai risultati a parlarne con uno psicoterapeuta.
Si tratta di un esercizio che permette al soggetto di imparare a guardare i propri lati oscuri, il lato così detto in ombra, cioè quello che racchiude tutto ciò che secondo noi, di primo acchito, sembrano difetti insormontabili o dei lati davvero pesanti da sopportare.
Con questo esercizio quindi si imparerà a capire questo nostro lato in ombra, accettarlo e nel momento in cui avverrà l'accettazione da sè non sarà più un lato in ombra, bensì divverrà semplicemente un altro lato di noi stessi, come lo sono gli altri.

Basta una stanza areata e calda, comoda, con un tappeto o una coperta, una musica rilassante, un incenso, delle luci soffuse e l'assenza di fonti di rumore o distrazione. Basteranno dai 5 ai 10 minuti al massimo.

Comodamente seduti, con la schiena più diritta possibile, ad occhi chiusi, iniziate una respirazione profonda e rilassante. Quando ci si sente pronti, ci si concentra sul chakra dell'ombelico, rivolgendogli tutta la nostra massima attenzione. Si può a questo punto iniziare il respiro costretto, che, come ho già spiegato, è un tipo di respirazione che non prevede pause fra l'inspirazione e l'espirazione. 
Nel momento in cui si avverte il terzo chakra, si alzano le braccia sopra la testa, e si visualizza una nube , dove, ad ogni respiro, verranno insufflate tutte le parti di noi che non ci piacciono, sia fisiche che mentali, 
Ora, abbassando le mani, accogliete dentro di voi la nuvola con tutte le vostri ombre, con tutte le parti di voi che non vi piacciono e cercate di sentirla dentro di voi.
Poi si può riprendere la respirazione normale e terminare l'esercizio.

E' molto utile svolgere questo esercizio di purificazione ed accettazione quando si è in collera con qualcuno o si prova un forte sentimento di ira.
Può essere fatto anche in coppia, eseguito parallelamente per poi scambiarsi le impressioni l'un l'altro, diventa un esercizio chiarificatore nel rapporto di coppia.

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