venerdì 18 novembre 2011

La bacinella e lo zen

Non c'è che dire, sembra proprio che debba parlare di questo... 
L'altra sera abbiamo inventato un gioco divertente per il nostro furetto: la BACINELLA VOLANTEEEEEE (da leggere con enfasi inneggiante la vittoria)


Lui si diverte tantissimo, e con poco abbiamo fatto un gioco che non chiede gettoni, ne soldi, ma solo un pò di sforzo e mal di schiena per mamma e papà, visto il peso che sta raggiungendo il pupetto ;P è stato divertentissimo vederlo girare per la stanza, come in una navicella volante, con un sorrisone stampato in volto. Sentire i suoi gridolini di felicità sfociare in delle grosse risate a pieni polmoni è stato un momento di gioia pura.
A lui piacciono tutti quei giochi strani e che non costano niente, tipo la bottiglia di acqua vuota, un pacchetto di fazzoletti, le etichette dei cuscini, le prese sul muro, il porta sacchetti del cestino dei pannolini, il filo elettrico...
La semplicità dei bambini è disarmante, quindi cari adulti, non stiamo a roderci dall'ansia sul cosa potremmo fare, come farlo, quanto bello farlo o regalarlo... Loro ci insegnano molto sulla creatività e sulla purezza delle cose.


Molto spesso ci insegnano anche dei principi zen di vita, ci donano delle frasi così candide e complesse nello stesso tempo, parole che solo dei cuori e delle menti ancora sani possono concepire.
Ho il piacere di avere a che fare con molti bambini, e da loro ho sentito molte frasi di una semplicità disarmante, che ti toglie il fiato, di quelle che ti devi segnare sennò ti sfuggono, frasi che ti fanno davvero riflettere.
Alcune di queste me le ricordo ancora, da Gioele "penso proprio di avere abbastanza sonno per poter dormire", l'ho soprannominato il mio ragazzo saggio :D e poi ancora Martina dice: "l'Eva è giusta per l'Eva, come la Camilla è giusta per la Camy e Noè Mosè è giusto per lui, io sono giusta per me" e anche con queste affermazioni mi collego con l'infinita saggezza e semplicità dello zen, inteso come percorso di vita, cioè essere sul cammino. Questo è fare zen. 
Tanti pensano che sia una cosa per pochi eletti, invece miei cari, nel momento in cui pensate "io sono" ecco, lì  state facendo zen. Zen è l'arte del qui e ora, non dovete per forza pensare che per questo motivo non si possano fare dei progetti, anzi, i progetti li state facendo esattamente nel qui e ora. E' rendersi conto delle cose, è consapevolezza, è capire fin dentro le viscere (la nostra seconda testa fra l'altro) che siamo sul cammino. E' stare seduti e non fare niente (Zazen) o meditare sul respiro, è lasciare che i pensieri affiorino e lasciarli andare per tornare alla concentrazione del respiro e di quello che provoca dentro di noi (Meditazione Vipassana). Zen è il tempo e i pensieri che si fermano quando si ride (tecnica della risata zen). Zen è la comprensione della natura inpermanente di tutte le cose. Tutto questo è zen.


Lo Zen è te, semplicemente. Se sei pronto a scivolare sempre più profondamente dentro di te, rimanendo in un profondo rilassamento... non è una vittoria, è solo un ricordarsi che la Buddhità è la tua natura.                                                                                                                              
                                                                                                  Osho
 L'imperatore Wu chiese a Bodhidharma: "qual'è la verità sacra del Buddhismo?" Bodhidharma rispose: "il vuoto senza confini, con niente di sacro dentro".
                                                                                                 Storia Zen


2 commenti:

Paola ha detto...

Che bello! Mi ricordo anch'io, quando la mia bimba era piccola, di come dci divertivamo a metterla nel carrello per i giocattoli e poi la lanciavamo da una parte all'altra della stanza! Bello!

Eva Martini ha detto...

Grazie Paola per il commento, ciao un bacio e seguici sempre ;)