domenica 13 novembre 2011

Bebè e baby-blues

Eh già, ne ho sofferto anche io. Ma sono ancora viva, quindi mamme non buttatevi giù di morale!!
E' una sindrome che si dice passeggera, pare che ne soffrano il 70% delle puerpere e comunque non è minimante da paragonare alla depressione post-partum che è tutta un'altra cosa.
Questo stato di malessere diffuso che la mamma vive dopo 2-3 giorni dal parto e si protrae per un paio di settimane circa, è molto diffuso. Dipende molto dallo stato di caos generale in cui vivono gli ormoni dopo il parto (e noi donne  ne sappiamo qualcosa di caos ormonali, tutti i mesi!) e la neo mamma si sente di solito affranta, giù di morale e ansiosa per la nuova situazione, come se non sapesse cosa fare, come se si sentisse in qualche modo smarrita.


Non me ne ero accorta, o meglio non avevo capito che si trattasse di questo. Poi, un giorno, passeggiando con una compagna del corso pre-parto, che fra l'altro è una mia compaesana, ci siamo scambiate le prime impressioni avute nel rietro a casa, dopo il parto. E anche lei in effetti è stata presa da questa cosa passeggera.
Mentre ero ancora in ospedale, mi ero accorta di non respirare bene. Nel mio intimo avevo capito che fosse ansia alle stelle, che poi questi sintomi li vedo tutti i giorni si può dire, ma pensavo fosse qualcos'altro e non riuscivo a spiegarmi di cosa si trattasse.
Sempre con sto nodo alla gola, facevo davvero fisicamente fatica a deglutire, incredibile cosa faccia la psiche!
Poi una volta a casa con il mio adorato frugoletto, ecco, mi sentivo molto lontana da mio marito. Come se mi mancasse, e badate bene che mi era sempre accanto, tanto più che fortunatamente prese una settimana di ferie per aiutarmi nei primi giorni dopo il ricovero. Cosa, per altro, che consiglio a tutte le nuove famiglie ;).
Mi sentivo sempre lontana da lui, come se mi stesse sfuggendo via, come se da un momento all'altro non lo trovassi più. Piangevo spessissimo, specialmente quando ci mettevamo sul divano comodi, assieme, mano nella mano, mentre il bimbo dormiva. Là si aprivano le cataratte del cielo e non smettevo più di piangere.


Ripensandoci adesso, capisco bene invece che il tutto dipendeva dal fatto che c'era una nuova persona tra di noi, un bimbo che in qualche modo ci distingueva e ci faceva diventare dei genitori, indipendenti, e non più una coppia nel senso stretto del termine, cioè una unica entità.
La mia amica, invece, mi raccontava come per lei fosse mancato il momento del ritrovo serale di coppia, e non vedeva l'ora che il bimbo si addormentasse la sera per poter creare il momento di ritrovo di chiacchiere esclusivo a due, che con il marito instaurava prima dell'arrivo del bimbo.


Non c'è che dire che l'arrivo di un bimbo ti sconvolga la vita, la routine, l'organizzazione, tutto. Comunque care neo mamme, o future mamme, state tranquille, questa sindrome è davvero un malessere passeggero, e anche io posso dichiarare che dopo quindici giorni al massimo non avevo più nulla. D'un tratto ho smesso di piangere anche quando eravamo "vicini vicini" sul divano, guardavo estasiata la mia creatura, ancora incredula, come lo sono ora, di averla fatta proprio io :D


Eva

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