mercoledì 14 marzo 2012

Hrdaya

In classifica

Dare e prendere, è questa la traduzione in sanscrito della parola “cuore”, hrdaya. Trattiamo qui il quarto chakra e il suo aspetto energetico e fisico. Nel nostro corpo corrisponde al cuore e interessa anche organi come i polmoni, i seni, il timo. Risulta molto utile tenere in equilibrio questo centro energetico anche per dar modo al nostro sistema immunitario di lavorare bene.

Punto cruciale del quarto chakra è la consapevolezza della propria coscienza. Come sostengono i tibetani, la vera conoscenza proviene dall’amore e quindi dal cuore. Nell’Universo non c’è energia più forte dell’amore e del perdono, della benedizione. Certo, vivere nell’amore è molto semplice per chi è innamorato, o per chi è felice e spensierato, ma per chi vive nelle difficoltà della vita, con difficili rapporti interpersonali in contrattura del proprio cuore, per quelle persone, è necessario  prendere consapevolezza del fatto che, proprio in questi casi, bisogna aprire il proprio cuore alla comprensione di tali avvenimenti, all’accettazione, alla compassione ed al perdono. Perdonare e benedire il proprio nemico è l’arma più potente che esista nella nostra parte di Universo.

Per la postura che in occidente molto spesso adottiamo, tendiamo a chiudere il nostro quarto chakra, il centro energetico del cuore. Quando, infatti, siamo ricurvi sulla scrivania, non facciamo fluire in modo corretto l’aria dentro di noi, e il centro energetico è troppo spesso contratto. Bisognerebbe prendere consapevolezza di ciò e imparare a stare il più aperti possibili, con la schiena ben diritta e il petto “aperto” in modo da dar modo a questa bella energia di espandersi in tutto lo spazio del quarto chakra.

Per riequilibrare energeticamente il quarto chakra, vengono utilizzati anche gli olii essenziali usati per le affezioni dell’apparato respiratorio. L’Aromaterapia è la tecnica che utilizza l’uso degli olii essenziali per indurre stati di relax o di benessere per la salute fisica ed energetica della persona. In questi periodi invernali, quando il freddo si fa sentire, purtroppo si può incorrere in malesseri come mal di gola, tosse e raffreddori, sono molto utili i suffumigi di olii essenziali per decongestionare i bronchi e le vie respiratorie.
Anche i vaporizzatori elettrici o quelli riscaldati da una candela, se posti in casa o nei posti di lavoro, possono diffondere benefiche fragranze decongestionanti. Gli olii essenziali vengono anche utilizzati in bagni profumati, in unguenti espettoranti o ancora in pediluvi.

Ai primi  sintomi di raffreddore o influenza ad esempio, si può ricorrere ad un bagno serale rinvigorente per il sistema immunitario, aggiungendo all’acqua ben calda, 2 gt di melaleuca alternifolia (meglio conosciuta come Tea Tree), 2 gt di pepe nero (piper nigrum) e 2 gt di bergamotto (citrus bergamia). 

Oppure si può vaporizzare nell’aria l’olio essenziale di eucalipto (eucalyptus globulus). Tengo a precisare che nelle case dove vi abitino dei bimbi di età inferiore ai 3 anni, l’eucalipto non va usato perché risulta altamente tossico, inoltre le dosi consigliate qui sopra, per i bambini vanno sempre dimezzate. Faccio anche presente che andrebbe eseguito un bagno apposito per la normale detersione del corpo, prima oppure dopo il bagno profumato, ma non durante, in modo da far “lavorare” al meglio gli olii essenziali che raccomando essere di origine biologica o quantomeno per uso alimentare. La vasca dovrà inoltre essere detersa con prodotti appositi, in quanto gli olii essenziali potrebbero lasciare dei residui, una volta finito il bagno profumato.
Si può anche fare una piccola frizione alla gola e al petto utilizzando in 20 ml di olio vettore (che potrebbe essere olio di mandorle dolci), 4 gt di melaleuca alternifolia (tea tree), 2 gt di sandalo (santalum album) e 2 gt di limone (citrus limonum). Di questo composto se ne può utilizzare un cucchiaino da caffè, due volte al giorno.


Buon relax!

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