Articolo tutto al femminile, che
però può stimolare anche la curiosità maschile.
Questa pietra fa parte del lato yin dell’energia, quella detta
femminile. In Cristalloterapia, questa pietra ha delle caratteristiche note fin dall’antichità e può essere
indossata come un vero e proprio amuleto per: accrescere il potere femminile,
per far emergere qualità creative, per aumentare la pazienza, la diplomazia e
il compromesso.
Veniva usata anche per
proteggere la gravidanza e per rendere le donne più fertili, utile per
regolarizzare il ciclo, e per contrastare i problemi urogenitali. In oltre
aiuta nell’elaborazione della consapevolezza e dell’introspezione, favorendo la
riflessività. A livello mentale aiuta nell’accettazione della propria parte
femminile nell’uomo, e nei conflitti con la madre.
Veniamo ora alle note
tecniche: è una pietra appartenente al processo litogenetico primario,
di tipo monoclino, fa parte della famiglia dei feldspati e la sua composizione
chimica è: K[AlSi3O8] + Na, Fe, Ba i suoi colori, a causa della struttura
interna lamellare, sono cangianti e passano dal bluastro al bianco, poiché
rifrange la luce. La cristalloterapia si avvale dell’utilizzo delle pietre
perché hanno la capacità di donare la propria luce, e attraverso la loro aura,
entrano in comunicazione con l’aura della persona che le porta, rigorosamente a
contatto con la pelle.
Ogni pietra ha la sua storia.
In base al periodo in cui è stata formata e in base alla struttura cristallina
alla quale appartiene, si può capire anche a quale tipo di persona può essere
consigliata, poiché, secondo quanto sostenuto da Michael Gienger, famoso
studioso tedesco, insegnante e ricercatore nel campo della cristalloterapia, ci
sono diversi tipi di stili di vita, che rispecchiano le diverse tipologia
cristalline delle pietre. Queste ultime possono essere utilizzate secondo il
sistema omeopatico, secondo cui “il simile guarisce il simile” per cui, una
volta individuato il proprio stile di vita, si può, attraverso l’utilizzo della
pietra relativa, aumentarne i pregi e ridurne i difetti.
La Pietra di Luna, abbiamo detto, appartiene allo stile monoclino, dal greco ‘mono’, unico; ‘klino’, inclinazione. Cioè questa pietra ha una struttura interna basata sulla forma del parallelogramma, che ha un unico angolo. Le persone che appartengono a questo stile di vita, sono delle persone che hanno nella loro vita alti e bassi, vivono una continua oscillazione degli stati d’animo. E’ una persona che non organizza nulla, ne progetti né appuntamenti, malvolentieri si lega ad impegni inderogabili. Così finisce con l’essere considerato imprevedibile e poco affidabile. Molto suscettibile alle critiche altrui, sia positive che negative. L’incostanza è , alla fine, ciò che gli crea maggiormente dei problemi. Nel caso in cui non riuscisse ad essere sicuro di sé, diventerebbe incerto nelle decisioni, facendosi così convincere dagli altri, cedendo sempre il terreno. Questo creerebbe in lui, un senso di rassegnazione, che potrebbe renderlo incapace di agire, con la conseguente nascita di sfiducia in se stesso. Dovrà perciò, con l’aiuto della pietra, aprirsi agli amici e permettersi un po’ alla volta, di affrontare apertamente le situazioni, aumentando la stima in se stesso e la propria serenità interiore. Riprenderà coscienza e piena consapevolezza del fatto che l’agire permette di ottenere esperienza, la quale permette l’agire in modo più sicuro e senza tentennamenti. Ecco perciò che l’utilizzo della pietra come cristalloterapia, può cambiare radicalmente la vita di un individuo, ancor più se tale pietra viene “caricata” energeticamente da un Master Reiki esperto.
A questo stile cristallino
appartengono anche: l’azzurrite, la nefrite, la kunzite, la lepidolite, la
malachite, l’epidoto e la giada. Descriverò prossimamente gli altri sette stili
di vita con i relativi sistemi di accoppiamento alle relative tipologie cristalline
alle quali le pietre fanno parte, seguitemi!
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