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Già dai tempi più antichi, era nota in India e in Cina la possibilità di trattare alcune malattie mediante pressione di punti. Anche la medicina degli Indiani d'America conserva nella sua pratica, tecniche di massaggio analoghe, efficaci soprattutto come terapia anti-dolore.
La riflessologia del piede è una metodica in cui vine dato particolare risalto alle corrispondenze analogiche tra i vari distretti del corpo e le zone riflessologiche del piede.
L'assunto da cui parte è la constatazione che si possono stimolare alcune zone del corpo manipolando corrispondenti aree del piede. La riflessologia plantare parte da un approccio di tipo olistico, nel senso che prende in considerazione l'essere umano nella sua totalità ed integrità e che vede nei riflessi dei piedi la manifestazione dell'equilibrio o dello squilibrio generale della persona e, nella manipolazione di questi riflessi, il tentativo di innescare un processo di guarigione generale e di cambiamento ed evoluzione interiori, verso un'autoguarigione.
Il moto continuo e autogenerante del cambiamento di stato dei processi energetici, ci fornisce la base per individuare la radice emotiva degli squilibri, con relativi punti di sblocco nei riflessi podalici, tramite la tecnica della riflessologia plantare.
Con questa forma di manipolazione riflessologica ed energetica, si verifica il funzionamento dei vari organi, in modo da evidenziare se ci siano disfunzioni che turbano i lavori degli stessi, il quale deve essere sincrono ed armonico per risultare efficace ai fini del benessere del soggetto. Se un apparato, un organo, una qualsiasi struttura dell'organismo non lavora, o semplicemente lo fa male, non vi è armonia. Le conseguenze di ciò, si rilevano prima o poi sulla rottura dell'equilibrio energetico, con la conseguente sofferenza o la malattia.
Il compito della riflessologia plantare non è quello di curare la malattia, ma è quella di mettere l'organismo in condizione ottimale per autorigenerarsi e per riattivarsi energeticamente. Rispetto ad altre tecniche, presenta il vantaggio di non avere controindicazioni assolute, sia in rapporto all'età, sia in relazione alla manifestazione di effetti collaterali indesiderati (ed è applicabile con risultati nelle patologie fino ad oggi conosciute).
Può risultare in oltre, un ottimo coadiuvante alle altre terapie in atto. Vi è la possibilità, attraverso la manipolazione del piede, di effettuare un accertamento dello stato energetico di salute, che permette alla riflessologia plantare, di qualificarsi come metodica curativa e soprattutto preventiva.
Infatti, queste azioni di sostegno vengono effettuate anche ai ragazzi disabili individuati direttamente dall'Azienda ULSS 4 Alto Vicentino, dove lavorano molti operatori a livello di volontariato. E' il primo caso in tutto il territorio nazionale in cui questo tipo di materie olistiche vengono utilizzate in collaborazione con un ente ospedaliero.
E' una tecnica che può dare un serio contributo al mantenimento e alla restituzione del benessere psico-fisico dell'individuo.