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mercoledì 15 maggio 2013

Cos'é la Tecnica Metamorfica?


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La tecnica metamorfica si distingue dalla riflessologia perché non lavora con pressioni ma con leggeri sfioramenti, e non agisce tanto sul piano fisico o energetico, quanto su quello più sottile della mente: le emozioni, i sentimenti, le predisposizioni individuali che "colorano" l'energia personale e possono bloccarla o aiutarne il flusso.
La tecnica metamorfica porta a miglioramenti nella salute fisica, mentale o emotiva; porta un senso generale di maggiore energia e forza interiore; aiuta ad acquisire sicurezza nei rapporti e nell'espressione di se stessi; e provoca importanti cambiamenti nel modo in cui si vede la vita.
Come per molte medicine naturali e orientali, per la tecnica metamorfica il corpo non è solo un insieme di parti fisiche ma ha una sua energia vitale che scorre nell'organismo. Se questa non fluisce liberamente, si blocca e si fissa in punti particolari, creando disturbi sia a livello fisico sia a livello emotivo.


La tecnica metamorfica si propone di smuovere i blocchi energetici ed emotivi che si sono formati nel periodo prenatale (nel lasso di tempo trascorso tra il concepimento e la nascita, durante il quale si hanno percezione sensoriali ed esperienze) e che sono latenti, registrati e pronti a riattivarsi. Questi blocchi hanno dato forma agli schemi base di comportamento e salute: per esempio la tendenza a incorrere in certi incidenti o malattie.
I blocchi coincidono con emozioni come quella della paura di nascere, i traumi, il senso di comunione con la madre e quello di separazione da lei; cono legati anche con la registrazione nel corpo degli effetti delle emozioni della madre in attesa, che il feto percepisce nettamente: tensioni e crisi di panico, la gioia della gravidanza, il dolore del parto. Una nascita traumatica può portare a una condizione di paura nell'affrontare cambiamenti; una nascita serena all'abitudine di vivere positivamente le trasformazioni.
Questi schemi di comportamento influenzano l'esistenza. Nel corso della vita si attraversano nuovi passaggi fondamentali, e si tende a rivivere queste esperienze di base. Passaggi di età, indipendenza e uscita dalla famiglia, coppia e matrimonio, nascita dei figli, cambiamenti nel lavoro, malattie e lutti: in queste situazioni si risvegliano emozioni legate in in modo sottile a quelle vissute nell'utero.


La tecnica metamorfica nasce dagli studi di un naturopata e riflessologo inglese, Robert St. John, che lavorava in istituti pubblici per disabili e praticava la riflessologia, interpretandola in modo originale. Tanto da mettere a punto, alla fine degli anni Cinquanta, una mappa e una tecnica particolari che definì dapprima "terapia prenatale", poi "Metamorfosi". Robert St. John vi arrivò individuando dei £blocchi di energia" in particolari punti del corpo dove si trova riflessa la colonna vertebrale: nei piedi (l'arco interno, dal tallone all'alluce), nelle mani (lungo il pollice) e sulla testa (nell'arco dalla nuca alla fontanella, in cima al cranio). St John collegò questi blocchi ai disturbi e ai problemi che i suoi pazienti gli segnalavano. Si accorse che trattando queste parti con leggeri sfioramenti, i suoi pazienti cominciavano a stare meglio.
Negli anni Settanta studiò con lui Gaston Saint-Pierre, canadese, musicista mancato, perseguitato da incidenti. Saint-Pierre prima seguì e divulgò la Metamorfosi di St. John, poi la approfondì e la sviluppò ulteriormente, per cercare di comprendere e risolvere queste sue ricorrenti disgrazie. Vide che la Metamorfosi agiva non tanto sul piano fisico, quanto correggendo schemi di comportamento inconsci e aprendo a cambiamenti importanti nella vita; creò il termine "Tecnica Metamorfica" allargandone il campo di applicazione.


Si sa che gli stimoli sensoriali e psicologici ricevuti nelle 38 settimane della gestazione lasciano tracce profonde, sia sul piano fisico che sulla vita di relazione del nascituro.
Dal momento del concepimento fino alla nascita, il corpo si forma e si evolve, e passa attraverso continui cambiamenti. Dal semplice zigote, la cellula iniziale, all'embrione in cui la vita prende forma, fino al feto che cresce, si muove, prova emozioni ed è cosciente della propria esistenza e di quella della madre, ne percepisce la voce e gli stati d'animo, ricorda le musiche sentite da lei, sogna anche se non ha ancora visto né sentito nulla all'esterno.
La storia di queste trasformazioni si inscrive sull'asse portante della vita, sulla colonna vertebrale che sostiene tutto il corpo e contiene il midollo spinale; lungo questo percorso scorrono tutte le sensazioni, i movimenti e le azioni, dalla periferia al centro del corpo e viceversa. Nello sviluppo intrauterino, la colonna si allunga dalla base del cranio fino al bacino e si espande verso l'esterno, con le vertebre, e dal midollo spinale originano i nervi che raggiungono ogni parte del corpo. Allungamento ed espansione sono gli stessi movimenti principali che portano l'embrione a essere feto. La tecnica metamorfica ripercorre dolcemente questo viaggio per risvegliare e trasformare le esperienze forti, a volte anche traumatiche, che l'hanno accompagnato.


La metamorfica è adatta a tutti coloro che stanno affrontando un periodo particolare della vita, intenso o problematico (malattie, lutti, separazioni), o che vivono momenti delicati e di transizione. È impiegata in gravidanza (per alleviare difficoltà come alterazioni dell'umore e paura del parto) e nel post-parto (sia per la mamma sia per il bambino), nella menopausa e nell'andropausa.


La tecnica può essere praticata anche sui bambini, ma deve coinvolgere tutta la famiglia, così come si può effettuare per affrontare problemi di coppia su entrambi i partner. Il motivo è che il cambiamento personale che ne deriva è "contagioso" ed è meglio condividerlo con i propri cari, per non farli rimanere spiazzati. Il bisogno di modificare abitudini, l'abbandono di paure e blocchi interiori, l'accettare parti della vita che prima si.rifiutavano senza motivo comporta cambiamenti importanti. La tecnica metamorfica, associata alle terapie convenzionali, può essere d'aiuto persino nei casi di depressione e di handicap.







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